La gestione dell'area Col de Joux tema di discussione in Consiglio comunale

Respinta una risoluzione della minoranza. In parallelo l'aula ha approvato le aliquote per Imu e Irpef

 Municipio di Saint-Vincent

Una risoluzione sulla gestione dell'area Col de Joux è stata al centro della riunione di martedì scorso del consiglio comunale di Saint-Vincent. La minoranza ha chiesto di effettuare degli approfondimenti sulla manifestazione di interesse e sulle delibere adottate nei mesi scorsi dalla Giunta comunale, segnalando alcune anomalie. 

I dubbi espressi, frutto di un parere legale, riguardano diversi aspetti della procedura come gli oneri che rimangono a carico del Comune di "varie centinaia di migliaia di euro" e il fatto che il concessionario ha potuto ottenere alcuni requisiti richiesti dopo la stipula del contratto: una situazione che potrebbe aver penalizzato altre realtà che, se a conoscenza di questa possibilità, avrebbero voluto partecipare alla procedura.

La risoluzione, depositata poco prima dell'inizio dei lavori, mirava all'annullamento in autotutela delle delibere della Giunta, ma è stata respinta.

«Vi volete prendere la responsabilità di annullare un bando, la cui legittimità è stata riconosciuta dall’organo a ciò preposto, perché avete in mano un parere pro veritate?», ha chiesto il sindaco Francesco Favre. Il primo cittadino ha aggiunto di non poter dare una risposta ai dubbi sollevati non avendo avuto il tempo di approfondire i diversi punti evidenziati.

Nel corso della seduta il Consiglio ha poi approvato una variazione di bilancio che prevede anche un incremento di 151mila euro per la riqualificazione del Palais e definito le aliquote Imu e Irpef per il 2026. Le prime rimangono invariate rispetto al 2025 (confermato anche lo sgravio del 6 per mille sugli immobili di categoria C1 utilizzati per attività commerciali). Quanto all'Irpef, l’assessore Leo Bréan ha spiegato che gli scaglioni sono strutturati dallo 0,35 allo 0,6% per agevolare coloro che hanno redditi più contenuti. La soglia di esenzione è stata portata da 15mila a 22.500 euro.

Infine l'aula ha approvato, questa volta all'unanimità, le tariffe dell'imposta di soggiorno 2026 con l'applicazione delle tariffe minime in base alle indicazioni della Giunta regionale e tenendo in considerazione i periodi di alta e bassa stagione.

 


C.R.

 

 

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