In Consiglio Valle discussa una interrogazione di FI sulla riapertura dell'impianto chiuso per lavori dal 2018
La piscina di Pré-Saint-Didier dovrà riaprire entro il mese di luglio 2025. Oltre questo termine saranno applicate «penali contrattuali». L'assessore regionale alle opere pubbliche lo ha affermato in Consiglio Valle rispondendo a una interrogazione del gruppo Forza Italia.
La riapertura al pubblico dell'impianto natatorio «avverrà subito dopo il completamento dei collaudi, che sono già in fase di organizzazione per evitare ulteriori ritardi», ha precisato l'assessore Davide Sapinet. Al momento «sono in fase di completamento la posa dei rivestimenti e delle piastrellature interne al piano vasca, agli spogliatoi e agli spazi comuni. Seguiranno le tinteggiature, l'installazione dell’illuminazione, degli arredi, dei sistemi di controllo accessi e dei lavori esterni. Il risultato finale sarà un'opera completamente rivista, sia dal punto di vista estetico che funzionale».
Nell'interrogazione FI chiedeva i motivi dei ritardi nell'apertura della piscina «che hanno visto aumentare il costo totale, arrivato oggi a 6,3 milioni di euro e a cui aggiungeranno 1,4 milioni di euro per l'idroscivolo», come affermato da Christian Ganis.
L'assessore ha quindi ripercorso quanto accaduto nel corso degli anni a partire dalle «problematiche strutturali non risolvibili con interventi sommari» emersi nel 2018. «A quel punto l’Amministrazione ha deciso di unire i lavori già progettati per l’efficientamento energetico con quelli necessari al consolidamento strutturale. Contestualmente è emersa la possibilità di ampliare le potenzialità del centro natatorio ad aspetti più ludici in coerenza con quelli sportivi». I progetti si sono però scontrati con l'emergenza Covid-19 con ritardi e del bonus 110% che hanno dato origine a problemi di reperimento dei materiali, aumento dei costi e quindi la necessità di rivalutare la spesa totale. «Tutto ciò ha causato uno slittamento complessivo di oltre un anno».
Non solo. «Nel corso delle lavorazioni è emersa anche la necessità di sostituire completamente tutti gli impianti esistenti, a causa di nuove normative e per ottenere le certificazioni necessarie. Va inoltre ricordato che la piscina è un’opera firmata dall’architetto Gio Ponti e, in quanto considerata bene “documento”, ha richiesto ulteriori accortezze progettuali e autorizzative. Più di recente, nei primi mesi del 2025, sopralluoghi con i Vigili del fuoco e con Deval hanno evidenziato la necessità di ulteriori interventi sull’impiantistica, come l’adeguamento antincendio e la messa a norma di locali tecnici. Anche questi lavori, pur se affidati separatamente, hanno avuto effetti sul cantiere principale».
E.G.