Aosta, in piazza la protesta silenziosa #siamoaterra dei ristoratori

'Noi non siamo i responsabili della curva dei contagi': il settore della ristorazione chiede di poter tornare a lavorare

 

#siamoaterra

 

AOSTA. Il mondo della ristorazione ha protestato in piazza contro la chiusura obbligata alle 18 che mette in grave rischio la tenuta economica di tante attività del mondo della ristorazione già provate da mesi di difficoltà.

Una cinquantina di ristoratori si sono ritrovati questa mattina ad Aosta in piazza Chanoux per la protesta silenziosa #siamoaterra. Seduti a terra, con tovaglie e coperti sistemati nel centro della piazza, hanno voluto inviare un messaggio simbolico alle autorità.

"Noi non siamo i responsabili della curva dei contagi, non siamo il problema, vogliamo e possiamo essere parte della soluzione", ha detto il presidente di Confcommercio Valle d'Aosta Graziano Dominidiato.

Gli indennizzi del decreto Ristori "sono un atto dovuto, non una misura compensativa: nulla può compensare la negazione del diritto al lavoro. Queste misure sono necessarie per rimetterci in piedi", ha aggiunto. Un simile provvedimento "credo che dovrà essere fatto anche dalla nostra Regione Valle d'Aosta, dai nostri amministratori".

Intanto "chiediamo con forza che si renda giustizia ad un settore che oggi è sì a terra, ma che vuole tornare a correre sulle sue gambe. Lo chiediamo - ha affermato il presidente della Confcommercio valdostana - per la storia delle nostre imprese, per il presente delle nostre famiglie, ma soprattutto per il futuro dei nostri figli, delle nostre città e del nostro Paese".

 

 

C.R.



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