Rincari energia, Federconsumatori: riformare la tassazione dei beni energetici

L'associazione stima aumenti per le famiglie di 669 euro all'anno: «cifre improponibili»

 

energia

Da parte del Governo è «ormai improrogabile un intervento normativo» che possa «riformare, una volta per tutte, il sistema di tassazione sui beni energetici». Così Federconsumatori VdA interviene sull'impennata dei costi per elettricità e bolletta in autunno.

«Stando alle stime dell’Enea - sottolinea Federconsumatori - i fattori climatici, l’incremento del PIL e della produzione industriale hanno determinato una impennata nella domanda di energia, nonché delle emissioni di anidride carbonica. Si parla di una crescita inaudita: +30% per il gas e +20% per l’elettricità». Se questi incrementi venissero confermati «gli aumenti a carico di una famiglia, in termini annui, potrebbero attestarsi complessivamente a +669,80 Euro annui. Cifre improponibili - dice Federconsumatori - che non solo risultano in evidente contrasto con la situazione di forte difficoltà che ancora interessa molte famiglie alla luce delle ripercussioni della pandemia, ma che andrebbero ad aggravare il fenomeno della povertà energetica già ampiamente diffuso nel nostro Paese».

Secondo l'associazione il dato, «se il Governo non interverrà per calmierare, avrà ripercussioni disastrose per i cittadini, costretti non solo a fare i conti con l’aumento delle proprie bollette, ma anche con il rincaro generalizzato dei prezzi dovuto all’aumento dei costi di produzione e di trasporto». È necessario «aprire una nuova era nelle politiche energetiche fondata su tre punti: riforma fiscale, istituzione di un albo delle società che vendono energia elettrica e gas» e «incentivi reali, concreti, fruibili, per chi produce o acquista energia da fonti rinnovabili».

 

 

E.G.

 

 

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