Indagine previsionale di Confindustria conferma i timori di un ultimo trimestre 2023 difficile
I timori di un autunno non semplice per l'economia valdostana trovano conferma nell'indagine previsionale effettuata da Confindustria Valle d'Aosta per l'ultimo trimestre 2023. Rispetto al trimestre precedente, le imprese della nostra regione segnalano un calo della fiducia come effetto del raffreddamento del clima economico.
Il peggioramento del dato relativo alla produzione (-8,7%) si associa al calo di quello sugli ordinativi che passa a -6,4% rispetto al +31,8% del trimestre precedente. In netto ribasso anche l'andamento dell'export (da +18,5% del trimestre precedente all'attuale -10%). Guardando alla composizione del carnet ordini, aumentano le aziende con ordini per meno di un mese mentre rimangono sostanzialmente stabili quelle con visibilità 1-3 mesi e diminuiscono quelle con visibilità oltre i tre mesi (dal 50% al 37,8%). Di conseguenza peggiorano le previsioni occupazionali, aumenta il dato sul ricorso alla Cassa integrazione guadagni e, sul fronte degli investimenti, aumenta la quota di imprenditori che prevede di non effettuarne alcuno. Un dato in controtendenza è quello sui ritardi negli incassi: si passa a 31,43% rispetto al 39,13% di imprese del terzo trimestre del 2023.
Il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato, analizza l'esito dell'indagine sul sentiment degli imprenditori: «Avevamo previsto che non sarebbe stato un autunno semplice per il nostro territorio - dice -, l’export in contrazione sta riducendo i margini netti per le nostre imprese. I tassi alti poi bloccano gli investimenti a lungo termine, e senza innovazione diventa più complesso restare competitivi nelle filiere di cui le nostre imprese fanno parte. Tutto questo si riverbera purtroppo anche nelle previsioni occupazionali, anche se la Cig resta a livelli bassi».
Turcato chiede attenzione «massima sia per le piccole che per le medie e grandi imprese, specie ora che il traforo del Monte Bianco chiuderà, isolandoci ancora di più».
Elena Giovinazzo
