Natale, Confcommercio: aumenta del 5% la spesa destinata ai regali

 

Generali alimentari e abbigliamento i preferiti. Le famiglie giovani faranno meno regali

Natale-regaliAnche quest'anno i generi alimentari si confermano al top della classifica dei regali più gettonati per il Natale (74,7%), seguiti dall'abbigliamento (46,2%) che "sorpassa" i giocattoli (45,4%). Rispetto al 2014 vanno meglio i viaggi (+3%) i libri (+2,4%) e i prodotti per la cura della persona (in controtendenza con un +4,4%). Perdono appeal gli smartphone, mentre crescono videogames e computer. Questi, in sintesi, i principali risultati dell'indagine sui consumi, in vista degli acquisti per i regali del Natale 2015, realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research.

Sostanzialmente stabile la percentuale di consumatori che si apprestano ad effettuare acquisti per i regali in occasione delle prossime festività natalizie: saranno l'85,9%. Ad effettuare regali saranno in prevalenza giovani, giovanissimi, le persone più avanti negli anni (over 55), assai meno le famiglie giovani (35-44) con figli e coloro che risiedono nelle grandi aree metropolitane. Gli acquisti saranno effettuati in prevalenza per i propri famigliari e per le "altre persone di famiglia".

Per il Natale di quest'anno si spenderà il 5% in più a testa rispetto all'anno passato. Gli acquisti si fanno nei negozi tradizionali (56%), ma soprattutto nella grande distribuzione organizzata (75,3%). Il vero fenomeno è il ricorso al web: il 39,6% dei consumatori acquisterà con un click i doni natalizi – solo nel 2009 gli italiani che compravano sul web i regali di Natale erano il 3,8%.

Il 92,5% dei consumatori stanzierà un budget non superiore ai 300 euro per i regali di Natale. In diminuzione nel 2015 la percentuale dei consumatori che affermano di avere messo in preventivo una cifra inferiore rispetto a quella dell'anno precedente (55,1% contro il 59% del 2014). Il 4,9% degli intervistati ha dichiarato di essere intenzionata a spendere nel 2015 una cifra superiore rispetto a quella dell'anno precedente, contro l'1,8% del 2014. Una percentuale bassa, ma con un incremento significativo. Nel 2009 la quota di consumatori intenzionata a spendere più di 300 euro era pari al 31,7%, superiore di oltre 24 punti percentuali rispetto a quella registrata oggi. La quasi totalità dei consumatori pagherà immediatamente i propri acquisti senza ricorrere a forme di rateizzazione della spesa. Il 51,1% pagherà i propri acquisti prevalentemente in contanti, il 27,1% tramite bancomat e il 21,8% con la carta di credito.

Otto consumatori su dieci effettueranno i propri acquisti nel mese di dicembre, ma diminuisce di quasi dieci punti la percentuale di coloro che attenderanno gli ultimissimi giorni. Anche questo un segno di miglioramento del clima di fiducia. Aumenta significativamente nel 2015 la percentuale dei consumatori convinti che il Natale che abbiamo davanti sarà il "primo Natale senza crisi". Alla domanda "Lei pensa che il prossimo Natale sarà il primo fuori dalla crisi…?" Il 19,2% aveva risposto "certamente sì" o "probabilmente sì" nel 2014. Nel 2015 la percentuale di coloro che la pensano in questo modo è pari al 38,8%.

 

Clara Rossi

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