Arrivi e presenze sono netta in crescita però la spesa resta praticamente ferma
AOSTA. Il 2015 è stato un anno favorevole per il turismo italiano. Il Bel Paese è al quinto posto nella classifica internazionale delle destinazioni più popolari tra i turisti di tutto il mondo grazie ai 50,7 milioni di arrivi, in crescita del 4,4 per cento rispetto al 2014.
Anche per la Valle d'Aosta il 2015 è stato un anno positivo. Grazie all'aumento dei flussi, il giro d'affari del settore nella nostra regione ha raggiunto i 334 milioni di euro. La cifra è stata calcolata dall'Enit, l'Ente nazionale del turismo, che ha preso in considerazione la spesa sostenuta dai turisti stranieri nella località scelta per trascorrere le vacanze.
Per la Valle d'Aosta il risultato, se confrontato con quello di altre regioni, è buono. Nonostante le piccole dimensioni, il giro d'affari per l'economia valdostana è stato superiore a quello registrato in Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata ed anche in Calabria.
Nel 2015 la spesa è cresciuta rispetto all'anno precedente, ma meno di quanto ci si potrebbe aspettare. Arrivi e presenze di stranieri sono incrementati rispettivamente dell'8,59 e del 5,98 per cento (dati dell'assessorato regionale al turismo), ma a tale aumento non c'è corrispondenza in termini di spesa. La crescita di quest'ultima infatti è stata di appena 2 milioni di euro, lo 0,6 in termini percentuali secondo l'Enit. I turisti quindi arrivano, ma il sistema Valle d'Aosta non riesce a farli spendere.
A ben guardare il problema è comune all'Italia intera: tra le prime dieci mete per introiti il nostro Paese è soltanto settimo ed è superato anche da Regno Unito (8° nella graduatoria degli arrivi) e Thailandia (fuori dalla top 10 degli arrivi).
Elena Giovinazzo