E lui si "vendica" sui social con tweet al veleno
AOSTA. Non sarà Luciano Caveri il candidato al Senato della coalizione formata da Alpe, Stella Alpina, Pnv e Mouv. L'ipotesi di una sua designazione è tramontata a causa degli attriti provocati tra gli alleati.
La sua disponibilità è stata ritirata da Mouv, il movimento a cui ha aderito, e il dietro front è stato causato dallo stop imposto da Alpe che vorrebbe candidare una donna esponente della società civile da affiancare Giampaolo Marcoz nella corsa al parlamento.
Caveri, prima "vittima" illustre delle mediazioni pre elettorali, non ha fatto mistero della propria delusione. "MOUV’ ha ritirato la mia disponibilità per le prossime Politiche. Il mio percorso personale merita rispetto, non sono “incivile” e sono incensurato", si legge in un suo tweet a cui sono seguiti altri cinguettii al veleno in particolare contro gli esponenti di Alpe.
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<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Chiaro chi non mi voleva candidato? <a href="https://t.co/mDUA4pJSf8">pic.twitter.com/mDUA4pJSf8</a></p>— Luciano Caveri (@LucianoCaveri) <a href="https://twitter.com/LucianoCaveri/status/954455736196698112?ref_src=twsrc%5Etfw">19 gennaio 2018</a></blockquote>
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Marco Camilli