Pnv, chi ha aperto la crisi politica ora cerchi la soluzione


Il movimento si dice disponibile a "contratto di governo serio, non a progetto non condiviso"

Consiglio regionaleAOSTA. «Riteniamo che sia responsabilità dei movimenti che hanno aperto questa crisi la ricerca della soluzione migliore per uscire dall’”impasse” istituzionale e politica da loro creata». Lo scrive Pour Notre Vallée in replica alle dichiarazioni fatte dal gruppo dei quattro movimenti (Alpe, Stella Alpina, Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste) dopo il fallimento del primo giro di consultazioni per la nuova maggioranza.

«Questa crisi politica non è stata aperta da Pnv. Infatti, le dimissioni dalla giunta sono state rassegnate da componenti di altri movimenti politici», scrive il movimento che in consiglio regionale dal presidente dimissionario Antonio Fosson e dall'assessore Claudio Restano.

Pnv si dichiara «sempre disponibile a confronti volti alla predisposizione di un contratto di governo serio, che affronti temi di rilevante importanza per il futuro della nostra Regione, ma non è disponibile - conclude - a sottoscrivere un progetto politico che non condivide, né tantomeno a sottostare alle condizioni imposte dai responsabili di questa situazione politica, i quali oggi non sono in grado di trovare risposte risolutive».

 

C.R.

 

 

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