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Decreto Sicurezza, Rete Civica: la Valle d'Aosta sta a guardare

Chiara MinelliAOSTA. "Mentre la Regione Piemonte deposita il ricorso contro il decreto Sicurezza, la Regione autonoma Valle d'Aosta sta a guardare". Così i consiglieri regionali di Rete Civica, Chiara Minelli ed Alberto Bertin, sul ricorso presentato dal governatore Chiamparino contro il cosiddetto decreto Sicurezza.

Il due consiglieri, che durante l'ultimo consiglio regionale aveva presentato un'iniziativa per sollecitare la Valle d'Aosta ad impugnare il decreto, sottolineano come "al contrario dei nostri vicini piemontesi, il Presidente Fosson, il Governo e la maggioranza dei rappresentanti che siedono in Consiglio Valle abbiano deciso di astenersi o di schierarsi a favore di un testo che lede alcuni diritti fondamentali della persona e che è espressione di una posizione razzista, che respingiamo con decisione".

"Forze politiche - aggiungono - che nei loro programmi elettorali dicevano di ispirarsi ai valori del progressismo, della partecipazione, dell'accoglienza e dell'integrazione, nel respingere, con scuse campate per aria, la nostra iniziativa, hanno completamente disatteso i loro principi".

Inoltre secondo Bertin e MInelli "la posizione della Regione Piemonte ci pare non solo più in linea con i principi della nostra Carta costituzionale ma anche più coerente con la richiesta di difesa delle prerogative e delle competenze delle Regioni, di cui una Regione autonoma a Statuto speciale come la nostra dovrebbe farsi carico per prima".

 

 

C.R.

 




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