AOSTA. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta è tornato a discutere di offese tra colleghi che siedono nell'aula. Non è la prima volta che accade in questa legislatura: già in altre occasioni i 35 eletti erano stati invitati dalla presidente Emily Rini a mantenere un comportamento civile anche una volta usciti dalla sala del Consiglio ed in particolare sui social, discutendo sì ma in maniera educata nel rispetto del ruolo rivestito. Inviti che evidentemente sono passati inascoltati.
Tornando sulla questione, ieri la maggioranza ha proposto l'iscrizione all'ordine del giorno di una risoluzione che sollecitava i consiglieri regionali a mantenere un comportamento e un linguaggio consoni al ruolo che ricoprono. Il voto dell'aula è stato contrario: servivano 24 "sì", ma ce ne sono stati soltanto 21 voti da parte di maggioranza, Rete Civica ed Adu. Anche le consigliere del M5s Maria Luisa Russo ed Emanuela Nasso hanno votato a favore, al contrario dei due colleghi Luciano Mossa e Luigi Vesan.
Commentando l'accaduto, la maggioranza si dice "esterrefatta dal comportamento dei gruppi Lega e Mouv' e dei consiglieri Mossa e Vesan, che di fanno hanno sdoganato in Consiglio regionale la pratica dell'insulto personale sessista, in barba ai loro continui appelli al regolamento ed al rispetto delle istituzioni, denotando strafottenza e mancanza di considerazione per l'aula e per le colleghe".
Martedì sera "siamo rimasti sbalorditi dal becero attacco alla collega Pulz", aggiungono i gruppi di maggioranza, e ieri "lo siamo doppiamente dall'atteggiamento omertoso adottato da chi preferisce far passare sotto silenzio un atteggiamento inaccettabile".
"È un atteggiamento da cui prendiamo le distanze - concludono Av, Uv, Sa, Pnv-Ac-Fv - non volendo contribuire all'imbarbarimento della politica che sembra caratterizzare certi partiti populisti".
E.G.