Telemedicina, Morelli (AV): uscire dalla sperimentazione per arrivare alla messa in regime

In V Commissione consiliare le audizioni di Inva e Usl sul monitoraggio a domicilio dei pazienti Covid

 

AOSTA. "I progetti sperimentali di telemedicina avviati sei anni fa hanno consentito in questa fase di emergenza sanitaria di avere già pronta una modalità operativa per il monitoraggio dei pazienti Covid". Lo afferma Patrizia Morelli (AV), presidente della V Commissione del Consiglio Valle, dopo l'audizione dei responsabili di InVa e dell'Azienda Usl valdostana sulla situazione della telemedicina per i pazienti contagiati dal nuovo coronavirus e seguiti a domicilio.

Per il futuro, afferma Morelli, "bisognerà trovare un modus operandi, attraverso una proficua collaborazione tra Azienda Usl e InVa, che permetta di valorizzare questi progetti e giungere a obiettivi utili alla nostra comunità. Questa emergenza ci ha obbligati a un'accelerazione straordinaria nell'ambito della tecnologia e dell'organizzazione del lavoro: dovremo quindi avere la capacità di uscire dalla fase di sperimentazione (fatta di piccoli numeri) per arrivare alla messa a regime della telemedicina con una diffusione a larga scala".

"Abbiamo la fortuna di avere una società inhouse che si occupa di sistemi informativi e sarà importante avvalerci delle sue competenze per uno sviluppo ulteriore di questo settore della medicina", conclude la presidente della V Commissione.

 

redazione

 

 

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