Il centrodestra attacca: 'giunta regionale impegnata solo a cercare consenso'

Forza Italia e Fratelli d'Italia contro il governo regionale: 'è incapace di fornire risposte al tessuto socio-economico valdostano colpito dall'emergenza'

 

Consiglio regionaleAOSTA. La giunta regionale è "troppo impegnata in annunci-spot e nella ricerca del consenso: per loro evidentemente gli aiuti a famiglie, imprese, lavoratori e comuni valdostani possono aspettare ancora". Lo denunciano in una nota i coordinatori regionali di Forza Italia e Fratelli d'Italia a proposito del terzo provvedimento per le misure economiche urgenti legate all'emergenza Covid-19 che arriverà forse a giugno.

"I giorni passano, anzi passano le settimane, e la dimezzata Giunta regionale non è ancora riuscita a trovare il tempo per depositare il disegno di legge relativo al terzo provvedimento anticrisi per famiglie, imprese, lavoratori e comuni, nonostante l'annuncio in pompa magna di ormai una settimana fa - scrivono i due coordinatori -. Un fatto grave, che per l'ennesima volta dimostra quali siano le reali priorità di coloro che governano attualmente la Valle d'Aosta, impegnati in questi giorni in audizioni parallele a quelle già effettuate dalla commissione allo scopo di promettere a chiunque interventi ad hoc se non addirittura ad personam, alla faccia di quei movimenti che, pur esprimendo il Presidente della Regione facente funzioni, hanno ancora il coraggio di invitare gli altri a mettere da parte gli interessi elettorali".

"Siamo in una situazione paradossale - proseguono i coordinatori di Fratelli d'Italia e Forza Italia -: chi governa ha annunciato a gran voce quanto contenuto nel terzo pacchetto di interventi, ma a oggi non ha depositato un bel niente, non permettendo così nemmeno la presentazione di proposte ed emendamenti al testo a chi come noi li ha già pronti, in un'ottica di collaborazione seria, concreta e costruttiva. Nel frattempo si ipotizza però la convocazione urgente del Consiglio regionale per correggere in corsa i pasticci contenuti nella seconda legge anticrisi del 17 aprile, che noi non abbiamo votato e che a oltre un mese dalla sua approvazione, ha visto poco o nulla finire nelle tasche di famiglie, piccoli commercianti, artigiani, ristoratori, lavoratori in cassa integrazione, partite Iva e lavoratori autonomi valdostani. Alla faccia della solita Giunta regionale dimezzata, che aveva annunciato per il 10 maggio l'attivazione di tutte le misure contenute nella legge 5/2020".

"Se poi aggiungiamo gli annunci sul rientro a scuola dei ragazzi già a maggio, progetto cassato dalle stesse famiglie interpellate, e sull'ospedale Covid da adibire nella clinica di Saint-Pierre, all'insaputa però della stessa società privata che la gestisce, ecco emergere in tutta la loro gravità impreparazione e superficialità. Il tempo è scaduto, il tessuto economico-produttivo è in ginocchio e in attesa di risposte da troppo tempo. Risposte che, evidentemente, la dimezzata Giunta regionale non è in grado di fornire", conclude la nota.

 

C.R.

 

 

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