Spegnere i lampioni per ridurre i consumi: la proposta della Lega piace a Lavevaz

Ipotesi di un tavolo di confronto tra Regione e Comuni della Valle d'Aosta per diminuire l'illuminazione pubblica (non stradale) dopo la mezzanotte

 

Lampione

Il caro-energia pesa sulle bollette dei cittadini e su quelle della pubblica amministrazione. Illuminare edifici pubblici, strade e villaggi ha un costo superiore rispetto ai mesi scorsi che inevitabilmente si riflette in negativo sui bilanci degli enti pubblici, piccoli o grandi che siano. Una soluzione è quella di razionalizzare i consumi. Come? Con sorgenti di luce "smart", ma anche riducendo l'illuminazione quando è notte fonda.

Il gruppo Lega oggi in Consiglio regionale ha illustrato una interpellanza sul tema e il presidente della Regione ha risposto aprendo all'idea di avviare un confronto sull'argomento.

La proposta, contenuta in una interpellanza discussa questa mattina, è far sì che la Regione si attivi per sensibilizzare i Comuni a ragionare sulla riduzione dell'illuminazione dei paesi nelle ore centrali della notte e cioè quando - per dirlo utilizzando le parole del presidente della Regione - i lampioni «illuminano i gatti che vanno a passeggio».

Come evidenziato da Luca Distort «la funzione dell'illuminazione notturna a servizio della percorribilità pedonale e della sicurezza sociale diminuisce la sua necessità proporzionalmente all'avanzare delle ore notturne». Ridurre l'illuminazione permetterebbe di abbattere gli oltre 12 milioni di Kwh consumati nella nostra regione dai punti luce (dato di Legambiente del 2017) con benefici sulle bollette recapitate ai sindaci e, a cascata, sull'intera collettività.

Lo spirito dell'iniziativa è stato condiviso dal presidente della Regione Lavevaz. L'illuminazione stradale è «soggetta a normative specifiche e stringenti», precisa, ma c'è margine di intervento sui punti luce della viabilità pedonale e anche cittadina.

Sull'argomento i Comuni valdostani hanno dimostrato di essere «già molto sensibili - segnala il presidente della Regione -. Nel tempo sono stati fatti tanti interventi, alcuni buoni e alcuni meno buoni anche dal punto di vista estetico nel nostro contesto montano (con l'uso dei led, ndr)». Alcune amministrazioni inoltre si sono già attivate per razionalizzare i consumi durante la fascia notturna adottando «soluzioni smart che permettono addirittura un controllo lampione per lampione» della quantità di luce erogata.

«La sollecitazione è assolutamente corretta - dichiara ancora il presidente della Regione - e ci confronteremo con gli enti locali».

 

 

Clara Rossi

 

 

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