Un gruppo tecnico composto da Regione, enti locali e Arpa incaricato di adeguare la normativa del 1998 e rispondere alle nuove esigenze del territorio
Con una deliberazione approvata lunedì il governo regionale della Valle d'Aosta ha iniziato l'iter di revisione generale del Ptp, il Piano territoriale paesistico, e della collegata normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta (la legge regionale 11/1998).
Sarà un iter laborioso. Il percorso di revisione «non può esistere se non tramite un processo che rende metodo lo studio, il confronto e la condivisione tra gli enti e i soggetti che si occupano di materia urbanistica e ambientale e le varie componenti economiche e della società civile», dichiara in una nota l'assessore regionale alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio.
Il governo regionale si prende almeno un anno di tempo per preparare i nuovi contenuti che dovranno tenere conto da una parte delle novità introdotte a livello nazionale ed europeo negli ultimi decenni e dall'altra delle nuove esigenze maturate dal territorio. Il compito per il momento è affidato a un gruppo tecnico istituito dall'assessorato e coordinato dal dirigente regionale della pianificazione territoriali di cui fanno parte le strutture regionali competenti, gli enti locali e l'Arpa Valle d'Aosta.
Il gruppo di lavoro «entro dodici mesi - si legge nella nota - dovrà predisporre elaborati e contenuti che dovranno comprendere, in particolare: il recepimento delle nuove disposizioni europee e nazionali con argomenti da introdurre o aggiornare, la raccolta e valutazione delle esigenze provenienti dal territorio, i primi elementi di indirizzo e le tematiche da sviluppare nella proposta di variante al Ptp e nell'impostazione della normativa urbanistica e di pianificazione territoriale collegate». Il risultato di questo lavoro sarà esaminato in Consiglio regionale.
«È necessario comprendere - prosegue l'assessore - quali sono i fabbisogni sociali e infrastrutturali emergenti e definire le conseguenti linee di sviluppo della pianificazione regionale calate nella specificità territoriale, adeguandola ai più recenti orientamenti nazionali ed europei riguardanti le tematiche della sostenibilità ambientale e sociale, dell’adattamento ai cambiamenti climatici, dell’utilizzo delle risorse e del consumo del suolo».
Elena Giovinazzo