Il patito comunista «è il più forte dell'area di sinistra»
Il Partito Comunista Italiano considera «molto buono il risultato ottenuto» alle elezioni politiche di domenica scorsa. «Possiamo affermare senza timore di smentita che il PCI è il partito più forte dell'area di sinistra», si legge in una nota.
Ad Aosta «confermiamo i voti presi 2 anni fa» con «elettori comunisti» che «sono diffusi in tutta la città», dichiara il PCI. Inoltre il partito «ha avuto la prima proiezione elettorale al di fuori del Comune di Aosta» con «voti in 69 comuni su 73, con ottimi consensi in storici comunisti che hanno sperimentato le giunte rosse (PCI-PSI) negli anni '70 ed '80».
Il partito ringrazia i due candidati, Giovanni Guglielmo Leray e Davide Ianni, entrambi votati da 1.051 elettori (poco meno del 2% dei voti sia per la Camera sia per il Senato), ed esprime «un elogio fortissimo» al segretario federale Francesco Statti.
Analizzando l'andamento degli altri partiti, il PCI evidenzia il «calo di voti» di Unione Popolare e «un pesantissimo arretramento» del M5s. Il risultato di Valle d'Aosta Aperta (composto anche dal M5s) è considerato dal Partito Comunista «una sconfitta netta» e lo stesso giudizio è espresso per il PD. Infine sul centrodestra: «FI è un partito virtuale, ha costituito i suoi gruppi in Regione con l'astuzia di iscrivere due consiglieri eletti in altri partiti. Gli elettori di destra (FDI) hanno mandato un segnale votano chiarissimo votando la candidata leghista al Senato e non la candidata forzista alla Camera», conclude il PCI.
redazione