Lo stop alla misura è "un colpo basso al settore dell'edilizia che ha inciso in modo determinate sulla crescita del Pil"
«Il Superbonus poteva essere rivisto in maniera progressiva e condivisa, con le organizzazioni di categoria. Questo governo, invece, ha deciso di abbandonare l'intera filiera dell'edilizia raccontando, in continuità con i progetti dell'ex Presidente Draghi, finte mancanze di risorse e trovando ogni modo per distruggere definitivamente questa misura, con il silenzio accomodante dei due parlamentari valdostani». Lo affermano in una nota AD - Gauche Autonomiste, Adu e M5s a proposito dello stop al Superbonus per l'edilizia.
Il provvedimento rappresenta «un salto indietro di almeno 7 anni, da quando è stato introdotto il meccanismo della cessione dei crediti, ben prima, quindi, della nascita del Superbonus» ed è «un colpo basso a un settore, quello dell'edilizia, che ha inciso in modo determinate sulla crescita record del PIL nel 2021 (+6,6%) e nel 2022 (+3,9%) e alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano, determinante per contenere lo sperpero energetico e perseguire la transizione ecologica».
«Ci chiediamo - proseguono i tre movimenti di VdA Aperta - cosa farà Forza Italia in questo Governo, dopo avere presentato numerosi atti in Parlamento a favore del Superbonus e di tutti gli altri bonus. Ci chiediamo cosa ne pensino i parlamentari valdostani: il deputato Manes, che con le sue astensioni continua a non dire e fare nulla contro questi provvedimenti che mettono in ginocchio un settore importante anche in Valle d'Aosta, e la senatrice Spelgatti, dello stesso partito del ministro Giorgetti che ha scritto la norma in oggetto e che è già entrata in vigore».
redazione