L'assessore: per la seconda volta creato un vuoto di potere letale in un momento politico pieno
«Non ci sono vincitori nel voto che ieri sera ha impedito il decollo del Governo Testolin e non lo scrivo perché sarei stato membro di questo nuovo esecutivo. Ad essere sconfitta è, infatti, la credibilità della politica intera». Lo scrive sul suo blog l'assessore regionale Luciano Caveri commentando il voto in Consiglio regionale che ieri sera ha affondato il presidente della Regione candidato Renzo Testolin.
L'esponente del governo regionale analizzando il voto spiega che esiste «l'impressione che i due voti mancanti allo schieramento di maggioranza non siano stati frutto di due franchi tiratori in libertà, ma di una trappola congegnata. Spero davvero - aggiunge - che questa ricostruzione, su cui nella rabbia del momento ci si è attardati nella tarda sera, sia infondata e che si sia trattato di un errore, cui si sarebbe sommato uno sfogo irrazionale e infantile di qualcuno».
Caveri sottolinea che l'esito del voto è «pessimo e spinge verso elezioni anticipate, che nuocerebbero anche agli eventuali mandanti e di certo agli anonimi che hanno colpito nell'ombra, creando per la seconda volta - come già nella scorsa Legislatura interrotta anzitempo - un vuoto di potere letale in un momento politico pieno di argomenti importanti e di dossier complessi che esigono risposte».
L'auspicio espresso dall'assessore è che «si possa in breve reagire all'evento, ricostruendo i fatti (compreso l'attardarsi sospetto sulle modalità di voto) e trovando una soluzione per il rispetto delle persone e delle istituzioni valdostane. Chi alimenta una logica da cupio dissolvi, cioè una volontà masochistica di autodistruzione, si guardi allo specchio», conclude.
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