L'amministrazione regionale è stata condannata dal giudice del lavoro di Aosta a riconoscere la somma anche agli insegnanti non di ruolo
L'amministrazione regionale sta provvedendo a erogare i 500 euro di bonus agli insegnanti precari che hanno vinto la causa per vedersi riconosciuto il diritto all'assegnazione della somma. Lo ha spiegato l'assessore regionale al sistema educativo, Jean Pierre Guichardaz, rispondendo in Consiglio Valle a una interpellanza del gruppo Lega.
Gli uffici regionali stanno anche analizzando «la questione del riconoscimento a beneficio del personale supplente che opera nella scuola: si sta valutando come gestire l'eventuale erogazione del beneficio economico nel rispetto della normativa vigente. Infatti, ai sensi della legge nazionale "Buona scuola" e della legge regionale, il contributo può essere erogato solo ai docenti a tempo indeterminato. Pertanto, fin quando la norma nazionale e quella regionale non saranno adeguate ai pronunciamenti delle sentenze, la Regione deve avere un dispositivo del giudice che ne giustifichi l'erogazione».
«In ogni caso - ha spiegato l'assessore Guichardaz - stiamo interloquendo con l'Avvocatura regionale e con le organizzazioni sindacali di categoria per trovare una soluzione plausibile per venire incontro al diritto dei docenti di potersi formare, a tutto beneficio della qualità dell'insegnamento nei confronti degli studenti e del servizio scolastico».
In fase di replica il consigliere della Lega Paolo Sammaritani ha sottolineato come il costo sostenuto dalla Regione in spese legali, 63mila euro, equivale all'erogazione del bonus a 126 docenti. «È giusto studiare un sistema che sia perequativo - ha affermato - senza creare figli e figliastri in violazione di un principio costituzionale che tutti conosciamo, ossia la pari dignità: gli insegnanti precari fanno lo stesso lavoro di quelli di ruolo, ma si vedono privare di risorse che potrebbero essere utili alla loro formazione culturale. Formazione che si tradurrà in un miglioramento del nostro servizio scolastico e dei nostri studenti che potranno avere degli insegnanti sempre al passo con le sfide della scuola».
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