Una stele per Antonio Sonatore: il Consiglio Valle boccia la proposta

Respinta una mozione del gruppo Lega VdA sul fenomeno dell'alienazione genitoriale dopo la separazione

 

Tribunale di Aosta

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta oggi ha respinto una mozione per intitolare una stele ad Antonio Sonatore, padre suicida diventato simbolo dei genitori separati e del fenomeno dell'alienazione genitoriale.

La proposta è stata presentata dal gruppo Lega VdA che proponeva di posizionare una stele nella zona vicino al tribunale di Aosta dove Sonatore si diede fuoco nell'aprile 1996 (morendo alcuni giorni dopo per le gravissime ferite) per testimoniare l'attenzione delle istituzioni al fenomeno dell'esclusione di uno dei due genitori dalla vita dei figli dopo le separazioni.

Il presidente della Regione ha proposto il ritiro della mozione per rispetto nei confronti della figlia di Sonatore la quale, ha riferito Renzo Testolin, ha chiesto «che questo tipo di discussioni stiano fuori dalla politica». 

«La nostra iniziativa - ha replicato il consigliere leghista Paolo Sammaritani - non vuole entrare nei dettagli di una vicenda familiare che deve restare sulla sfondo. Ma quell'episodio è diventato, nel bene o nel male, il simbolo di un fenomeno che si stava sempre più diffondendo. La stele sarebbe un segnale di attenzione della nostra comunità».

 

 

E.G.

 

 

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