Nessuno dei candidati proposti dalla maggioranza è stato eletto
La maggioranza si spacca sulle nomine al CoReCom, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, e va sotto al momento del voto (segreto per legge) del presidente. Viene così eletta Valeria Elena Boschini, il nome proposto dall'opposizione, con la "complicità" dei franchi tiratori.
Il governo Testolin aveva indicato Valeria Fadda, anche lei avvocato come Boschini, per l'incarico di presidente del Comitato. Nelle prime due votazioni Fadda ottiene diciotto preferenze, ma la legge prevede una elezione supportata da almeno due terzi dei consiglieri. Quindi l'aula ha proceduto con un altro turno di voto, dove sarebbe bastata la maggioranza dei voti. L'esito cambia: Fadda scende a 14 voti, Boschini ne prende 16, con cinque schede bianche o nulle. Alla quarta votazione arriva l'elezione: 18 voti per Boschini, solo 16 per Fadda, e una scheda nulla. A quel punto la maggioranza chiede la sospensione dei lavori.
Il rinnovo del CoReCom, aveva detto prima delle votazioni il capogruppo dell'UV Aurelio Marguerettaz, «si rifà ad una legge che meriterebbe probabilmente di essere rivista». Il capogruppo aveva anche affermato, a proposito dei candidati proposti dalla maggioranza, che la loro «non è una investitura: i candidati che si sono resi disponibili non hanno un endorsement da parte della politica».
La votazione si è conclusa nel pomeriggio, dopo la sospensione dei lavori chiesta dalle forze che sostengono la Giunta Testolin. Nel Comitato sono stati eletti quindi i consiglieri Cristiano Pivato (23 voti), Laura Mangosio, (18 voti), Simonetta Padalino (18 voti) ed Alberto Jorioz (14 voti). Nessuno di loro era stato indicato dalla maggioranza.
«Questa mattina la maggioranza ha proposto un presidente del Corecom che non ha ottenuto i voti per la sua elezione, e dei nomi per i componenti che poi non sono stati eletti. Ci chiediamo: è in atto una crisi politica della maggioranza, una crisi della réunification oppure si sta solo celebrando il Carnevale?», la domanda di Claudio Restano (gruppo misto). «Non capiamo il messaggio politico che si vuole mandare alla comunità con questa votazione e quindi riteniamo doverosa una spiegazione da parte di questa maggioranza di governo.»
Marco Camilli