Il coordinamento del movimento politico si è riunito per discutere del voto di giugno
In vista delle elezioni europee di giugno, il movimento Stella Alpina segnala come «meritevoli di attenzione» quei «programmi che pongono al centro l'applicazione dei principi volti all'istituzione di una vera federazione di Stati, lasciando agli stessi l'autonomia che consenta politiche di sviluppo secondo le peculiarità proprie dei territori e dei popoli che li abitano».
Secondo il Coordinamento di SA, riunitosi questa settimana in vista del voto per il Parlamento Ue, «la nostra Europa è chiamata ad assumere sempre più un ruolo centrale nel panorama mondiale. L’istituzione di una vera e propria Europa federale con politica estera, di difesa, fiscale, ambientale e migratoria comune e l'eliminazione del voto all’unanimità è la strada che riteniamo possa al meglio garantire pace, libertà e sviluppo».
Il movimento inoltre ribadisce «l'esigenza di proporre un candidato che fosse trasversale ai partiti e ai movimenti in modo che fosse rappresentativo della Comunità valdostana, considerate altresì le modalità previste per la Valle d'Aosta per le elezioni europee. La nostra Regione può infatti presentare, come minoranza linguistica, un suo candidato, in listino apparentato con una lista nazionale, che deve raggiungere, per risultare eletto, 50.000 preferenze su meno di 100.000 elettori. Questo obiettivo è estremamente difficile se giocato in partita solitaria, non impossibile invece se condiviso». A questo proposito, il Coordinamento ritiene «necessario avviare una interlocuzione con il governo nazionale per una modifica legislativa che abbassi la soglia delle 50.000 preferenze».
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