«La resistenza passiva, tipico strumento di lotta nonviolenta, viene colpita col carcere»
Oggi pomeriggio dalle ore 17 ad Aosta, in piazza des Franchises, si terrà una manifestazione di protesta contro «una norma inaccettabile». Si tratta del ddl 1660, o Ddl Sicurezza, che proprio oggi sarà discusso in Senato. «Una norma la cui unica ratio è l'annullamento del diritto, basilare per la democrazia, di manifestare (pacificamente e senz'armi - Cost. art. 17) il proprio dissenso con le scelte del governo», afferma il Comitato organizzatore guidato da Francesco Lucat in una nota firmata da Cgil, Uil, Anpi, Pci, Potere al popolo, Risorgimento socialista, Rifondazione comunista e Valle d'Aosta Aperta.
«La resistenza passiva, tipico strumento di lotta nonviolenta, viene colpita col carcere», riassumono gli organizzatori della protesta. «Si prevede il carcere per chi blocca una strada o occupa un edificio privato. Significa che se dei lavoratori occupano la loro fabbrica per evitarne lo smantellamento ed il trasferimento in altri lidi, sono passibili del carcere. Lo stesso per chi fa un picchetto, o rallenta il traffico. Vengono rinchiuse in carcere le madri con i figli inferiori ad un anno».
Secondo il Comitato «i detenuti che non riescono più a tollerare le pessime condizioni carcerarie denunciate da tante associazioni, saranno spinti a commettere gesti estremi. Una strada, ahinoi già fin troppo frequentata. Al migrante privo di permesso di soggiorno viene negato il diritto di comunicare con il cellulare con chi è rimasto ad aspettarlo. Una norma che trasuda disumanità».
«Ci vorrebbe un libro - conclude la nota - per fare l'elenco completo dei misfatti previsti da questa legge. Sarà nostro compito continuare ad informare le cittadine ed i cittadini del danno alla democrazia che deriverebbe dalla sua approvazione».
redazione