Italicum, il Senato blinda il patto Renzi-Berlusconi

L'ok all'emendamento Esposito fa decadere oltre 35 mila emendamenti. La minoranza Pd prova a riorganizzarsi

senatoL'Italicum procede a passo spedito al Senato. In vista del voto definitivo atteso per la prossima settimana, la maggioranza incassa una vittoria determinante con il via libera (175 voti a favore, 110 contrari) all'emendamento Esposito che, recependo i contenuti della riforma Renzi ed essendo 'premissivo' preclude l'esame di 35 mila emendamenti di senso contrario. Rimangono in campo circa 12 mila proposte di modifica rispetto al pacchetto complessivo degli emendamenti, ma si attende una ulteriore e sostanziale limatura. L'ok all'emendamento Esposito si accompagna alla precedente bocciatura degli emendamenti della minoranza Pd che incassa la sconfitta ma prova a riorganizzarsi: oggi alle 16 i parlamentari incontreranno l'ex segretario del partito Pierluigi Bersani per parlare di riforme, ma anche di Quirinale.

Gli emendamenti a prima firma Gotor chiedevano innanzitutto di rivedere il sistema dei capilista nominati previsto dall'Italiacum e ieri al centro di una riunione del gruppo al Senato a cui ha partecipato il segretario del partito, Matteo Renzi. I no sono stati 170, anche se la proposta ha incassato 116 voti tra cui, oltre a quelli dei 'dissidenti' del Pd anche di una vasta area di consensi che da Sel, a Gal passando da Lega, M5S e Fi (a detta di Maurizio Gasparri i voti forzisti a sostegno dell'emendamento sarebbero stati 10). Respinto anche il secondo emendamento Gotor e volto ad introdurre la possibilità di apparentamento nel ballottaggio. Dopo il voto i rappresentanti di Sel, M5s e Lega Nord hanno evidenziato come, all'esito di questo voto sia "cambiata la maggioranza che sostiene il Governo: la minoranza del PD è all'opposizione e Forza Italia sostiene il Governo".

Oltre alla lacerazione interna al Pd, inevitabile anche quella in Fi. "Insieme a tanti amici, faremo tutto il possibile per evitare che Forza Italia, nata per dare voce al centrodestra liberale, muoia come piccola lista civica renziana. E la prospettiva di un governo di fatto Renzi-Berlusconi è un colpo alle speranze e alle attese dei nostri elettori" dice Raffaele Fitto che ieri, a margine di un incontro con Berlusconi aveva definito "un suicidio" il soccorso di Fi al Pd sulla legge elettorale. "In politica - spiega Fitto - si possono fare molte cose, ma non tradire gli elettori. I cittadini ci hanno votato nel 2013 per una chiara alternativa alla sinistra, e invece, ancora una volta, si profila il grave errore di un supporto a Renzi sconcertante per i nostri elettori, e ancor più per i delusi e astenuti. Il mix di legge elettorale e cosiddetta riforma costituzionale avrà un unico effetto: rendere più difficile l'alternativa alla sinistra".

 

Clara Rossi

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