La norma presentata per «snellire i procedimenti amministrativi». Opposizione: una grande occasione persa
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato oggi la nuova normativa urbanistica e di pianificazione territoriale, andando ad aggiornare la legge n° 11 del 1998. I voti a favore sono stati diciotto; quattordici le astensioni.
«L'obiettivo primario è di snellire i procedimenti amministrativi anche grazie alle tecnologie digitali, adeguare le norme all'evoluzione delle esigenze operative raccolte in questi anni e recepire la legge statale 105/2024 "Salva Casa" in materia di edilizia e urbanistica nel rispetto dell'autonomia regionale», ha sintetizzato il relatore di maggioranza Corrado Jordan (UV).
La normativa interviene su ambiti come le varianti ai Piani regolatore comunali, la ridefinizione degli ambiti inedificabili, le disposizioni sulle aree a rischio idrogeologico, la vigilanza sulle trasformazioni urbanistiche ed edilizie, la codificazione in sanatoria della Segnalazione certificata di inizio attività (Scia).
«Questo disegno di legge tutela il territorio e la sicurezza, in risposta alla fragilità ambientale della Valle d'Aosta, e promuove un modello di sviluppo sostenibile», ha affermato il consigliere unionista.
Per la minoranza, Luca Distort (Lega VdA) ha parlato di «grande occasione perduta» in quanto il disegno di legge resta «ancorato ad una logica normativa e disciplinatoria frutto di un'attività tecnica più che di una visione politica innovativa che sappia rispondere alla varietà e al rapido evolvere delle esigenze dei cittadini». Il testo è viziato da «mancanze e scelte restrittive» e, secondo il relatore di minoranza, è paragonabile a delle «pezze su di un vestito logoro».
Clara Rossi
