Reddito garantito, in autunno il testo per l'istituzione in Valle d'Aosta

 

La copertura economica sarà stabilita dopo l'assestamento di bilancio della prossima settimana

gente-filaAOSTA. Con l'ingresso del Pd-Svda nel governo valdostano, l'istituzione del reddito minimo garantito entra nell'agenda della politica regionale. Ieri si è riunito il gruppo di lavoro della II e V Commissione consiliare che ha il compito di analizzare ed aggiornare la proposta di legge elaborata dai gruppi di opposizione (Alpe, M5s e Uvp) insieme all'ormai ex alleato e ferma in Commissione da otto mesi.

Il gruppo di lavoro in particolare ha l'obiettivo di "porre la proposta all'attenzione del Consiglio regionale alla ripresa dei lavori autunnali, riaffermando la volontà di lavorare in questo periodo al miglioramento del testo, alla luce anche delle risorse economiche che saranno liberate con l'approvazione dell'assestamento del bilancio regionale per il 2015, prevista nell'Assemblea consiliare della settimana prossima".

La proposta di legge originale che farà da base alla discussione prevede l'erogazione di 600 Euro per 12 mesi, modificabili a seconda della composizione del nucleo familiare, ipotizzando di impegnare allo scopo 2 milioni di euro fino al 2017, anno di conclusione della sperimentazione. La possibilità di accedere al reddito garantito è data ai residenti sul territorio regionale da minimo 2 anni, senza lavoro e con Isee inferiore a 12.000 Euro.

Oltre alla relatrice Carmela Fontana (Pd), il gruppo di lavoro è composto da un rappresentante per ciascuna forza politica: Leonardo La Torre per l'Uv, Pierluigi Marquis per Stella Alpina, Patrizia Morelli per Alpe, Elso Gerandin per l'Uvp e Roberto Cognetta per il M5s.

 

Elena Giovinazzo

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