Biblioteche, appello di Alpe: "non si faccia morire il sistema valdostano"

 

"I problemi erano evidenti minimo già da un anno ma l'Amministrazione regionale non ha fatto nulla"

Biblioteca-comunaleAOSTA. Il sistema bibliotecario valdostano non deve morire: l'appello arriva dai consiglieri regionali del gruppo Alpe. "Il sistema bibliotecario valdostano rappresentava un fiore all'occhiello, ci era invidiato da tutta Italia ed era elogiato nelle pubblicazioni specializzate" dice la consigliera Patrizia Morelli, ma ora "questo sistema viene fatto morire".

"I problemi delle nostre biblioteche erano evidenti minimo già da un anno - accusa la consigliera di minoranza -, ma l'Amministrazione regionale non ha fatto nulla. Anzi, l'Assessore Rini ha affermato che solo oggi si è presa coscienza della situazione e con colpevole ritardo verranno attivati i gruppi di lavoro".

Ieri l'argomento è stato trattato dal Consiglio Valle. Continua Morelli: "i dati sono allarmanti: delle 47 biblioteche locali, 22 hanno un orario di apertura al di sotto delle 15 ore settimanali, quindi non osservano il minimo previsto dalla legge; non solo, di queste ben 8 sono a ore zero. I prestiti, dai 468.000 nel 2012, nel 2015 sono scesi del 25%: d'altra parte, non acquistando libri, è impossibile che i prestiti salgano. Non è mai stato nemmeno attivato il prestito degli e-book, che consentirebbe un consistente risparmio". Nel 2016 ricorre "il 40° anniversario della prima legge regionale di istituzione delle biblioteche: se dovessimo fare un bilancio, questo sarebbe davvero disastroso. Il valore della cultura sta nell'attenzione alle piccole comunità di montagna così come alla città di Aosta" conclude.

 

Elena Giovinazzo

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