Autoporto, meno vincoli per incentivare l'insediamento delle imprese negli edifici commerciali

 

Novità per le imprese che vogliono insediarsi nella galleria commerciale di Pollein o alla Torre della comunicazione di Brissogne

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AOSTA. Insediarsi negli edifici commerciali dell'Autoporto a Pollein e Brissogne sarà più semplice per le imprese. Con delibera approvata recentemente dalla giunta regionale e votata ieri in Consiglio regionale con un'ampissima maggioranza di "sì" (una sola astensione del M5s), alcune limitazioni all'insediamento negli edifici chiamati Serpentone, Direzionale e Modulo di raccordo (dove sorgono il Carrefour e la galleria commerciale Les Halles a Pollein) e Torre della comunicazione (a Brissogne) sono state abolite.

Realizzate sulla base di progetti di due decenni fa con sostanziosi investimenti pubblici, il complesso viene presentato ancora oggi come "una realtà commerciale e di servizi, strategica ed appetibile, in rapida evoluzione che sarà presto in grado di esprimere tutte le sue potenzialità", come si legge sul sito dell'Autoporto. In realtà l'area di Pollein ha sin da subito avuto problemi di attrattività e diversi locali ancora oggi, dopo tanti interventi, sono rimasti vuoti. Lo stesso accade per la Torre della comunicazione (nella foto in alto) che è stata occupata solo in parte e quasi esclusivamente da uffici e istituzioni pubbliche. Le modifiche approvate ieri eliminano quindi alcuni vincoli per incentivare nuovi insediamenti e dare vita alla grande area commerciale di cui parlavano i progetti dello scorso millennio.

Le novità riguardano la cancellazione di tutti i limiti percentuali di superficie di insediabilità, risalenti al 1995, e soprattutto l'apertura alle imprese non iscritte all'Albo artigiani. Finora soltanto questa tipologia di attività poteva fare domanda per aprire un negozio: una limitazione pensata per conferire un'impronta locale all'area commerciale ma che col passare degli anni, e soprattutto con l'arrivare della crisi, ne ha pregiudicato lo sviluppo. Adesso, con le nuove regole, alle attività artigiane sarà solo garantita la priorità.

L'abolizione dei limiti dovrebbe aiutare anche l'Autoporto Spa, società controllata dalla Regione che gestisce i quattro edifici e che paga le conseguenze economiche della mancata occupazione degli spazi. La società ha chiuso il 2014 con una perdita di circa 126mila euro dovuta sia ai mancati incassi delle locazioni sia alla situazione debitoria delle attività presenti. Situazione che nel 2015 è ulteriormente peggiorata passando, nell'arco di soli sei mesi tra gennaio e giugno, da 530.000 a 730.000 euro di mancati incassi.

 

Elena Giovinazzo

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