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Casinò, Consiglio Valle chiede piano di riorganizzazione "certo e misurabile"

Casinò, Consiglio Valle chiede piano di riorganizzazione "certo e misurabile"

 

Ordine del giorno approvato all'unanimità. Ancora tensione sul trasferimento dei 48,6 milioni di euro

AOSTA. Il Consiglio regionale chiede maggiore chiarezza sulla situazione del Casinò di Saint-Vincent e con un ordine del giorno approvato all'unanimità, presentato dalle opposizioni e poi approvato con un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi, impegna il governo regionale a presentare in 2a Commissione "un piano di riorganizzazione certo, strategico e misurabile che declini puntualmente le azioni che si intendono mettere in atto, prevedendo obiettivi di forte performance concretamente misurabili". In base all'ordine del giorno la giunta ha tempo fino al 31 gennaio 2017 per presentare questo documento.

Illustrando l'ordine del giorno, il capogruppo di Alpe Albert Chatrian ha snocciolato alcune cifre che descrivono la situazione di enorme difficoltà in cui si trova ancora una volta la casa da gioco: «perdite patrimoniali per 38 milioni di euro, investimenti effettuati dal 2012 al 2014 per 120 milioni, esposizione debitoria per 75 milioni».

In base all'ordine del giorno il piano di riorganizzazione condizionerà ogni altro aiuto pubblico a favore della casa da gioco. Un evidente riferimento agli ormai famosi 48,6 milioni di euro inseriti in Finanziaria che questa mattina hanno nuovamente fatto agitare le acque della politica.

Il comma 2 dell'articolo 19 della Finanziaria che destinava la somma alla casa da gioco doveva essere stralciato come stabilito nella lunga fase di confronto politico in 2a Commissione. Invece, secondo quanto denunciato oggi in aula dal consigliere di Alpe Albert Chatrian, «questi fondi sono stati soltanto congelati e lasciati nel serbatoio di Cva ben sapendo che in realtà sono già stati prenotati per la casa da gioco tanto c'è che i nostri emendamenti al bilancio, che proponevano un uso diverso di quei 48 milioni, sono stati giudicati privi di copertura finanziaria da parte degli uffici».

L'assessore Perron è intervenuto affermando che «le risorse stralciate non sono disponibili per nessuna operazione fin tanto che non sarà chiarito il dossier del Casinò», ma la dichiarazione non hanno rassicurato né la minoranza né una parte della maggioranza.

«Se non sarò più che certo della legittimità e della trasparenza delle scelte fatte, al momento del voto uscirò dall'Aula» ha avvertito Leonardo La Torre, consigliere UV e presidente della 2a Commissione. Anche Pierluigi Marquis (Stella Alpina) ha preteso maggiore chiarezza: «siamo esterrefatti dalle dichiarazioni dell'assessore. Tutti devono esere nella condizione di poter lavorare serenamente e di operare delle scelte con piena contezza delle tematiche che si stanno affrontando».

Prima di votare l'ordine del giorno il capogruppo dell'Uv Joël Farcoz ha chiesto una sospensione dei lavori per una riunione di maggioranza che si è prolungata a lungo. Al rientro il presidente della Regione Augusto Rollandin ha riferito che «sono state fatte delle verifiche sulle richieste presentate e siamo giunti alla conclusione che si troverà la soluzione tecnica per dare il parere favorevole agli emendamenti proposti».

L'ordine del giorno è stato quindi approvato all'unanimità.

 

E.G.

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