Sperimentazione dall'anno scolastico 25/26 per fornire supporto psicologico e studenti, docenti e famiglie
La Giunta regionale della Valle d'Aosta dà il via libera al progetto "Una scuola che ascolta" per assicurare la presenza di uno psicologo scolastico negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.
Il progetto dell'assessorato al Sistema educativo indica lo psicologo scolastico come una «figura fondamentale» che assuma il ruolo di «presidio territoriale, in modo stabile, riconoscibile e strutturale» per accompagnare «non solo gli studenti, ma anche i docenti e le famiglie». Lo psicologo scolastico diventa così «parte integrante del piano dell'offerta formativa» al quale potersi rivolgere «non tanto e non solo in contesti emergenziali, ma come risorsa quotidiana».
L'origine dell'iniziativa è collegata al periodo dell'emergenza Covid-19, quando nel 2020 ministero dell'Istruzione e Ordine nazionale degli psicologi firmarono una convenzione per fornire sostegno al personale scolastico e agli studenti per aiutare ad affrontare lo stress e il disagio vissuto in quel periodo. Quella prima intesa nazionale si è sviluppata in Valle d'Aosta attraverso una proposta condivisa l'anno dopo dall'Ordine degli psicologici della Valle d'Aosta tesa a promuovere appunto il sostegno psicologico nel contesto scolastico. Ora, a distanza di alcuni anni, la pandemia è passata mentre la necessità di supporto psicologico e di sostegno alla salute mentale tra i più giovani è in costante aumento anche in Valle d'Aosta. L'introduzione della figura dello psicologo scolastico si colloca in questo scenario complicato.
Per il progetto "Una scuola che ascolta" è prevista una apposita cabina di regia interistituzionale. Il finanziamento di 900mila euro rivolto alle scuole secondarie di secondo grado copre un periodo di tre anni a partire dall'anno scolastico 2025/2026 in via sperimentale.
Marco Camilli
