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Anziani, l'assessore Bertschy: un'unica azienda pubblica per programmazione e gestione

Anziani, l'assessore Bertschy: un'unica azienda pubblica per programmazione e gestione

 

Al via confronto sul tema dopo l'allarme sulle microcomunità lanciato dall'Unité Grand Combin

AOSTA. E' di pochi giorni fa l'allarme lanciato dal presidente dell'Unité Grand Combin sulla possibile chiusura di una o più micrcomunità per anziani presenti sul comprensorio a causa delle difficoltà dell'ente nel sostenerne i costi. Intervenendo sulla questione, l'assessore regionale alla Sanità Luigi Bertschy afferma che l'Unité Grand Combin «dimostra, in modo oggettivo, gli effetti di una errata pianificazione fatta nel passato rispetto al rapporto posti letto/popolazione residente che oggi si ripercuote sui costi di gestione dei Comuni facenti parte dell'Unité e le criticità dell'attuale modello di gestione di questo servizio».

L'assessore ricorda i «tagli al bilancio di inizio legislatura» e sottolinea l'importanza del fatto che «nel bilancio 2017/2019 sia stata garantita una copertura finanziaria costante al fabbisogno sanitario e sociale per la nostra Regione, scelta politica che si è posta in netta controtendenza con l'operazione di forzato prelievo degli avanzi di amministrazione degli enti locali fatti in precedenza».

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro con i segretari generali delle forze sindacali «per presentare una visione delle politiche sociali e sanitarie e per procedere rapidamente nel progetto di riforma del welfare. Un incontro importante - dice l'assessore -, giudicato utile per avviare insieme, e nei tempi previsti (a partire dal 1° gennaio 2018) il nuovo modello di gestione delle politiche per gli anziani, come deciso l'8 novembre 2016. Sarà mia cura - assicura ancora Bertschy - incontrare nei prossimi giorni con lo stesso intento la V commissione consiliare e l’Associazione Unité des Droits».

L'assessore illustra quindi la proposta che intende portare avanti e che «vuole conseguire gli impegni da tutti assunti per la riforma del welfare. L'obiettivo è di riunire in un'unica azienda pubblica le politiche di programmazione e gestione di assistenza agli anziani, tenendo in considerazione la necessità di valorizzare, in una visione federalista, l'esperienza maturata dagli amministratori e dipendenti e degli enti locali, nonché gli investimenti dagli stessi prodotti in tanti anni di gestione. Abbiamo presentato a questo proposito un sintetico documento affinché si possa iniziare un proficuo e definitivo confronto per poi assumere insieme le opportune decisioni».

«Credo e spero - conclude - che si possa affrontare questa importante fase di riorganizzazione con tranquillità e serietà e ponendosi come unico obiettivo il bene dei nostri anziani e delle persone che lavorano con dedizione all'interno delle strutture e le preoccupazioni degli amministratori degli enti locali, sempre più inquietati del futuro dei loro enti. Non è il momento delle strumentalizzazioni politiche di parte, ma quello della collaborazione e del lavoro comune».

 

Marco Camilli

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