L'avvocata dell'imprenditore ligure: «è convinto di poter chiarire completamente il suo operato»

Sequestri per 5 milioni di euro, perquisizioni in numerose regioni di tutta Italia, trentatré indagati. Numeri che evidenziano la portata dell'indagine condotta da Guardia di finanza e Procura di Aosta sul presunto riciclaggio di denaro al casinò di Saint-Vincent.
La parte di inchiesta che riguarda un funzionario "infedele" della casa da gioco indica che la persona in questione, in qualità di incaricato di pubblico servizio, avrebbe ricevuto soldi da ripulire da giocatori di tutta Italia in cambio di compensi. Le operazioni sarebbero avvenute non nelle sale della casa da gioco, bensì in ufficio: le «ingenti somme di denaro» sarebbero state convertite in fiches o altri strumenti finanziari tracciabili simulando vincite.
Il coinvolgimento di Spinelli
Ieri mattina oltre 150 finanzieri hanno bussato a decine di porte in tutta Italia per effettuare le perquisizioni e i sequestri preventivi autorizzati dal gip. Le Fiamme gialle si sono recate anche da Aldo Spinelli, imprenditore di Genova conosciuto per essere stato il presidente del Genoa nonché per recenti cronache giudiziarie.
Si tratta dell'inchiesta ligure per corruzione che lo scorso anno ha travolto l'allora presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con il coinvolgimento della Dda, le accuse di voti dalla criminalità organizzata in cambio di posti di lavoro e i presunti favori a imprenditori in cambio di denaro.
Tra gli imprenditori segnalati nelle carte dell'inchiesta anche Spinelli, che secondo la ricostruzione degli inquirenti avrebbe finanziato illecitamente l'attività politica di Toti in cambio del rinnovo di una concessione e del rendere privata una parte di spiaggia pubblica a Celle Ligure.
L'accusa di corruzione
Sabrina Franzone, avvocata di Spinelli, ha parlato dell'indagine che riguarda il casinò di Saint-Vincent. «Al fine di evitare supposizioni deformanti e fuori contesto, vorremmo definire i contorni della vicenda. L'accusa riguarda una cifra in contanti, in legittimo possesso di Spinelli tanto che non viene contestato alcun episodio di riciclaggio, che in data 11 agosto 2024 il commendatore ritirò dalla sua cassetta del Casinò di Montecarlo. La somma venne portata al Casinò di Saint Vincent dove Spinelli chiese a due funzionari della casa da gioco di cambiarla in fiches da gioco e a cui poi avrebbe elargito una mancia».
«Che Spinelli fosse assolutamente convinto della liceità dell'operazione lo confermano anche le intercettazioni in cui è lui stesso a chiedere conferma della regolarità dell'operazione - prosegue l'avvocata -. Senza dimenticare che la somma di cui si discute ammonterebbe a mille euro. La contestazione di corruzione ha sorpreso il commendatore che è comunque convinto di poter chiarire completamente il suo operato, pienamente lecito e da lui posto in essere in assoluta buona fede».
Marco Camilli



