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Legge elettorale: bagarre alla Camera, franchi tiratori affossano il patto

 

Il tabellone mostra chi ha votato a favore e chi contro nel voto segreto

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ROMA. E' bagarre alla Camera per l'approvazione di un emendamento alla legge elettorale che applica anche al Trentino Alto-Adige la riforma. Per un errore, però, il voto che doveva essere segreto, con le luci azzurre mostrate sul tabellone, per pochi secondi ha visto mostrate le luci verdi e rosse di chi votava a favore o contro. L’emendamento è passato con 270 voti favorevoli, 256 contrari e un astenuto. Dal fermo immagine estrapolato dalla registrazione del dibattito in Aula, si è visto per pochi secondi che a votare a favore dell’emendamento sono stati dei deputati di del Movimento 5 stelle e di una parte di quelli di Forza Italia.

«Quello che è accaduto è chiaro agli occhi di tutti. Abbiamo fatto lavoro serio in queste settimane per fare la legge elettorale condivisa da tutti», ha commentato intervenendo il Aula il capogruppo del Pd Ettore Rosato. Poi ci siamo trovati di fronte su richiesta M5s su preferenze e voto disgiunto. Con il voto di oggi il Movimento ha dimostrato che la loro parola non vale nulla. Nulla, non vale nulla. Lo dice chi più di altri si e speso dicendo che era possibile parlare con un gruppo parlamentare in maniera normale. Pensando ci fossero interlocutori capaci». «Con il voto di oggi – ha tuonato Rosato - il Movimento ha dimostrato che la loro parola non vale nulla. Nulla, non vale nulla».

Altrettanto dura la replica in Transatlantico di Alessandro Di Battista. «Noi siamo favorevoli a questa legge al punto che la vogliamo applicare in tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino-Alto Adige, e questo era il contenuto dell’emendamento che abbiamo presentato. Può essere responsabilità del Movimento 5 stelle il fatto che vogliamo l’applicazione di questa legge in tutto il Paese. È la schizofrenia totale di Rosato, Renzi e del suo partito che ha 870 correnti al suo interno». In precedenza sempre Di Battista ha detto che il patto sulla riforma «è ancora in piedi. Soi siamo favorevoli a questa legge è la follia del Pd che teme i voti segreti e vuole gettare su di noi la colpa». Molto duro il relatore di maggioranza della legge, Emanuele Fiano che su Twitter attacca i presunti colpevoli: «Sono stati i Cinquestelle a far fallire la Legge elettorale. Per pochi secondi il voto è stato palese, loro hanno votato a favore questa è la prova». Lo stesso Fiano intervenendo in aula ha ricordato che il M5s ha rispettato la bocciatura dell’emendamento in commissione e nel Comitato dei Nove. «Non dovevate cambiare il vostro voto in Aula», ha tuonato. È mancata questa coerenza. Per questo chiediamo la sospensione dei lavori». Sospensione che l’Aula ha approvato con 149 voti di differenza. I lavori riprenderanno alle 15.

 

Clara Rossi

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