Il trauma cranico lieve nei bambini


Il trauma cranico nel bambino è la più comune causa di accesso al Pronto Soccorso ed è molto difficile da gestire perché ha dei sintomi molto sfumati. È un evento che spaventa molto i genitori, ma nella stragrande maggioranza dei casi il bambino se la cava con un bernoccolo o una ferita superficiale. Tuttavia è altrettanto vero che il trauma cranico nei bambini può essere molto serio, tanto da costituire la causa principale di mortalità nei piccoli sotto i due anni, se non correttamente valutato. In alcuni casi pertanto è necessaria una visita da parte del medico o l'invio in pronto soccorso.

Quali sono le cause più frequenti di trauma cranico nel bambino?

I traumi cranici si osservano prevalentemente nei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni per cadute accidentali dal letto, fasciatoio, divani, mentre camminano. Una piccola percentuale avviene per incidenti stradali per lo scorretto trasporto del piccolo in macchina.

Che cosa può succedere quando il bambino batte la testa?

Nell'80% dei casi il trauma cranico non presenta complicanze. Il bambino che cade mentre cammina in genere non costituisce un pericolo; la caduta dal letto o dal fasciatoio e un'altezza di un metro è un trauma serio che potrebbe dare complicanze importati quindi in questi casi è necessaria una valutazione presso il pronto soccorso o dal pediatra di fiducia. Le complicanze dipendono dal tipo e dalla severità dell'evento traumatico. Le lesioni vanno dal semplice bernoccolo a lesioni più serie come l'emorragia cerebrale e la frattura delle ossa del cranio.

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Come comportarsi?

E' necessario valutare la situazione. Le cadute non sono tutte uguali: cadere e battere la testa sul pavimento mentre il bambino muove i primi passi è completamente diverso dal battere la testa cadendo da un fasciatoio da un'altezza di un metro o dallo scivolare in una vasca da bagno. Nel primo caso difficilmente si tratta di un trauma cranico che sfocia in una delle complicanze serie citate. Negli altri casi o in situazioni un po' più incerte, come una caduta dal letto, che è a un'altezza media, meglio prestare più attenzione. La prima cosa da fare è contattare il proprio medico o recarsi in pronto soccorso. Il medico deciderà se dare indicazione a tenere sotto controllo il bambino a casa o tenerlo in osservazione in ospedale o eventualmente sottoporlo ad altri accertamenti.

Quali sono i segnali di allarme?

Indipendentemente dall'entità della caduta, ci sono alcuni segnali che devono preoccupare e spingere il genitore a portare all'osservazione di un medico o al pronto soccorso il proprio bambino, per verificare che non ci siano complicanze quale l'emorragia cerebrale o una frattura del cranio.

I sintomi di allarme sono:

  • Il vomito dopo la caduta;
  • Alterazione dello stato di coscienza comportamento diverso dal solito (per esempio è insolitamente tranquillo, quando invece è molto vivace, oppure piange e si agita più del normale);
  • Convulsioni;
  • Mal di testa o male al collo, espressione di una frattura delle vertebre cervicali;
  • Stanchezza generale;
  • Perdita di forza a un braccio o a una gamba;
  • Disturbi nel parlare;
  • Pupille asimmetriche (il “pallino” nero al centro dell'occhio) una pupilla più grande dell'altra.


Attenzione! Dopo un trauma cranico, anche se il bambino non presenta nessun sintomo, è bene osservarlo nelle 48 ore successive, perché eventuali conseguenze possono manifestarsi anche a distanza di qualche ora.

Quando è necessario sottoporre il bambino a Tac cerebrale?

La TAC del cranio (tomografia assiale computerizzata) costituisce l'esame più specifico e più sensibile per la diagnosi in acuto di lesione intracranica post-traumatica e ha nettamente migliorato la capacità diagnostica. Il crescente uso di questo esame ha accresciuto le preoccupazioni sul rischio radiante, cui bambini sono esposti.

Danno da radiazione

Il danno da radiazione nel bambino si può manifestare per la sensibilità delle cellule alle radiazioni che possono causare nel tempo leucemie, tumori cerebrali e altri tumori solidi. È quindi necessario valutare questo rischio ma nello stesso tempo valutare il rischio di lesioni cerebrali conseguenti al trauma cranico che possono condizionare, se non diagnosticate e non curate, la globale e futura vita del bambino. E' compito del medico, indipendentemente dalla preoccupazione dei genitori, decidere quando è necessario eseguire la TAC cranio, valutando rischi e benefici.

In base alle linee guida internazionali, in causa di trauma cranico minore a medio rischio per lesioni e per dinamica (caduta da un metro di altezza, incidente stradale) o di importante presenza di ematoma del cuoio capelluto in sede non frontale, il medico consiglia e raccomanda l'osservazione clinica in ospedale per 24 ore. Se si manifestano sintomi specifici sono necessari eseguire la TAC cranio. Nei traumi minori a basso rischio (assenza di sintomi e dinamica non preoccupante), non va eseguito nessun accertamento e il bambino può essere dimesso subito, con la scheda d'istruzione per i genitori sul comportamento da adottare nelle 48 ore successive.

Come prevenire il trauma cranico nel bambino?

Per prevenire le cadute accidentali in casa è necessario che i genitori evitino di lasciare incustoditi i bambini, anche per brevi minuti, su letto o sul divano o su fasciatoio o su seggioloni non ben ancorati, appoggiati su tavoli o altre superfici di appoggio. I genitori devono valutare sempre i rischi legati all'ambiente in cui vive il bambino, evitando strutture su cui può facilmente arrampicarsi. Bisogna evitare l'utilizzo di mobili non ben fissati (scarpiere, specchi televisori ecc) ed evitare l'accesso ai bambini a zone con scale.

È importante utilizzare superfici morbide di protezione come cuscini e tappeti rinforzati che possono attenuare l'impatto sul suolo in caso di caduta. Quando si viaggia in macchina, evitare di trasportare il bambino in braccia o sul sedile anteriore e utilizzare seggioloni ben ancorati e adeguati all'età del bambino.

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Conclusioni

Il trauma cranico nel bambino è la principale causa di accesso al pronto soccorso perché spesso mette in ansia i genitori. In molti casi, per fortuna, si tratta solo di traumi lievi che non portano a complicanze. E' buona norma comunque, in caso di trauma cranico nel bambino, soprattutto se al di sotto di 2 anni, rivolgersi al  medico di fiducia o al pronto soccorso, soprattutto se si presentano i sintomi di allarme e se il bambino è caduto da un'altezza di un metro e più.

Le lesioni da trauma cranico, se diagnosticate e trattate in tempi rapidi, riducono la mortalità e la disabilità nel bambino. La TAC del cranio deve essere fatta solo se è necessario e dietro consiglio del medico che è in grado di valutare i rischi e i benefici.

 

 

dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso

 

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