Confcommercio esprime preoccupazione. Il sindaco replica: intervento a gamba tesa pre elettorale
Sulla gestione del commercio ad Aosta e nel centro in particolare è scontro tra Confcommercio e il sindaco Gianni Nuti.
In una nota Ermanno Bonomi, presidente dell'associazione dei commercianti, esprime «forte preoccupazione per lo stato del commercio nel capoluogo valdostano, in netto contrasto con la visione ottimistica recentemente espressa dal sindaco Gianni Nuti».
«Il Comune sostiene di avere armi limitate - afferma Bonomi -, ma noi crediamo che il reale problema non siano le armi ma la mancanza di strategia condivisa che includa l'abbellimento della città, la cura dell'arredo urbano e del verde pubblico, oltre a una maggiore attenzione alle esigenze delle imprese. Servono progetti concreti di sviluppo e sostegno, come già avviene in altre città italiane».
Il presidente di Confcommercio quindi sottolinea l'importanza di «essere coinvolti nei processi decisionali fin dall'inizio, non a decisioni già prese» da parte delle amministrazioni comunali.
Nella replica il sindaco accusa: Confcommercio «invece di approcciare un'analisi seria del fenomeno, preferisce cercare un capro espiatorio, reo di non posizionare sufficienti fiorellini e arredi».
Nuti dunque difende l'operato della sua amministrazione. «Non è mia intenzione entrare nel merito di ogni singola problematica evidenziata (anche se sulla desertificazione di via Martinet, in atto da almeno due decenni, e sulla centralità di corso Saint-Martin-de-Corléans ci sarebbe da discutere), ma piuttosto ribadire la necessità di completare la piena transizione di Aosta verso la vocazione turistica e di moderno centro di servizi attraverso politiche volte a ridefinire il rapporto tra il centro cittadino e i suoi quartieri, processi di riqualificazione del territorio e il completamento di un modello di fruibilità degli spazi urbani più moderno e gradevole per le persone. La transizione è in corso, certo non tutto è andato come avremmo voluto, e questo è stato più volte sottolineato, ma i progetti messi a terra, tra gli altri, sul quartiere Cogne, sul quartiere Dora, sulla rete ciclabile, sicuramente portatori di disagi temporanei fanno il pari con gli investimenti sul versante della cultura, degli eventi, delle iniziative realizzate con tutti gli attori pubblici e privati del territorio, capaci di attrarre visitatori e di generare flussi turistici».
Nuti evidenzia poi «lo sforzo fatto per delocalizzare sempre più le manifestazioni da piazza Chanoux e rivitalizzare la zona dell'Arco d'Augusto e di via Garibaldi» e i dati sui flussi turistici. «Gli arrivi e le presenze ad Aosta sono cresciuti rispettivamente del 23,5% e del 31,5% dal 2023 al 2024 e, relativamente al solo periodo invernale, del 25% e del 33% tra 2023 e 2024 e del 37% e del 49% tra il 2023 e il 2025.
Secondo il sindaco tuttavia l'associazione «riesce paradossalmente a lamentarsi delle iniziative proposte in piazza Arco d'Augusto, lamentandosi dei parcheggi chiusi in maniera immotivata proprio per ospitarle. E guarda caso, si lamenta praticamente solo del piazzale chiuso in piazza Ancien Abattoir dietro la propria sede».
«La stessa associazione ha già dato prova, nel passato più e meno recente, della sua capacità di intervenire a gamba tesa alla vigilia degli appuntamenti elettorali in maniera del tutto strumentale, ma di certo non a vantaggio dei suoi iscritti», aggiunge ancora il sindaco.
C.R.