Uberti: convenzione con ospedale francese è un vantaggio per gli utenti valdostani

Il direttore generale dell'Usl Valle d'Aosta risponde alle critiche di Fratelli d'Italia sull'accordo per ridurre le liste di attesa

 

Massimo Uberti

L'Usl della Valle d'Aosta risponde alle critiche di Fratelli d'Italia sull'accordo con l'ospedale di Sallanches per ridurre le liste di attesa di alcuni interventi chirurgici. Lo fa con un lungo comunicato stampa nel quale il direttore generale Massimo Uberti difende (come già fatto dall') la scelta di convenzionarsi con una realtà sanitaria d'oltralpe.

L'accordo con l'ospedale francese «rappresenta un vantaggio per gli utenti valdostani secondo diversi punti di vista», sostiene Uberti, e rappresenta «una opportunità aggiuntiva per i cittadini valdostani e quindi usufruibile volontariamente solo da chi la ritiene utile». Inoltre «la distanza con l'ospedale francese è minore rispetto a quella con Torino e per ovviare al costo del transito nel traforo del Monte Bianco si stanno cercando soluzioni per mitigare la spesa». 

Quanto ai costi sostenuti dall'Usl, il dg dell'Azienda sanitaria spiega che la tariffa definita «è inferiore a quella riconosciuta a livello italiano» e inoltre l'accordo prevede una collaborazione reciproca che comprende «la mobilità di pazienti francesi verso la sanità regionale, periodi di addestramento su metodiche specifiche, ecc».

Riguardo alle possibilità di rivolgersi a altri ospedali italiani, Uberti riferisce che al 31 dicembre 2022 le convenzioni attivate nelle regioni limitrofe «sono oltre 100» alle quali si aggiungono accordi con enti e associazioni del terzo settore. E comunque «la carenza di personale sanitario è una criticità che sta affliggendo tutta l'Italia e l'Europa in generale». Con la clinica di Saint-Pierre, citata da Fratelli d'Italia, inoltre è già attiva una convenzione per attività di lungodegenza e di chirurgia di basso livello assistenziale.

Sempre il direttore generale dell'Usl afferma che l'accordo con la struttura sanitaria di Sallanches «si situa non solo nel solco dell'identità storico-geografica e francofona della Valle d'Aosta, ma anche, pienamente, nella programmazione europea volta a favorire la cooperazione transfrontaliera».

La convenzione poi rientra in un progetto più ampio che l'Usl vuole candidare al bando "Nuove Sfide" che permette di «accedere ad un sostanzioso finanziamento europeo». La proposta progettuale «risponde a uno specifico bisogno dei due territori» e sarà oggetto di valutazione. «Se positivo, il progetto potrebbe iniziare a gennaio 2024 con un finanziamento complessivo che sfiora il milione e mezzo di euro».

 

 

Elena Giovinazzo

 

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