Indennità di ricovero, Fosson apre a modifiche della legge

 

Lo scorso anno 144 domande da parte di coltivatori, artigiani e commercianti valdostani

Fosson-antonio1AOSTA. La norma sulle indennità giornaliere per ricovero ospedaliero di cui beneficiano coltivatori diretti, artigiani e commercianti sarà a breve modificata. Lo ha anticipato in Consiglio regionale l'assessore alla Sanità Antonio Fosson rispondendo alle domande poste dai gruppi Alpe e Uvp con una interpellanza congiunta.

«Lo scorso 15 maggio la Giunta ha sospeso la ricezione delle domande per questo tipo di concessioni: un fatto che stupisce visto che il Consiglio regionale, non più di cinque anni or sono, con l'approvazione delle modifiche alla norma del 1981 aveva ritenuto addirittura di incrementare le indennità» ha detto la consigliera Patrizia Morelli.

Nella risposta Fosson ha ammesso che «col trascorrere degli anni nascono nuove esigenze nel welfare regionale, anche per renderlo più equo. Ci troviamo in difficoltà di programmazione per la mancanza di certezze sulle risorse disponibili. Gli 80.000 euro riservati non sono stati sufficienti a soddisfare le domande del 2014». Lo scorso anno infatti le istanze sono state 144 e la spesa è stata di 170.000 euro mentre «nel 2013 è stata superiore agli 80.000 euro, a fronte di 100 domande presentate per cui è stato liquidato un contributo minimo di 31 euro e uno massimo di 4000 euro».

«Queste indennità tutelano la sfera privata della persona e a nostro avviso creano disparità in quanto tutelano solo alcune categorie» ha continuato l'assessore alla Sanità. «Come Giunta, non possiamo eliminare questa legge, è compito del Consiglio, ma già nella prossima adunanza, discutendo di assestamento di bilancio, potremo ragionare sui cambiamenti da apportare».

Nella replica la consigliera di Alpe ha affermato di «capire le ragioni di tale sospensione» ma di non condividere «il percorso intrapreso attraverso una delibera di Giunta. Il dibattito in Consiglio e in Commissione avrebbe dovuto anticipare la delibera e non diventare un passaggio a cose fatte». Sulla stessa linea l'intervento di Nello Fabbri: «il Consiglio andava interpellato proprio nell'ottica del ripensamento globale del welfare, mentre è stata presa una decisione di imperio da parte della Giunta» ha detto il consigliere dell'Uvp.

 

C.R.

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