Calcio, portiere bersagliato da insulti razzisti: 'una vergogna'

Lys Gomis del Pdhae insultato in occasione della partita con la Vogherese

 

Insulti razzisti dagli spalti, il portiere italiano di origine senegalese che reagisce e viene espulso, l'intervento di altri calciatori e poi i carabinieri per calmare gli animi. È accaduto dopo la partita Pdhae-Vogherese, Serie D, giocata allo stadio di Montjovet e finita in pareggio 2 a 2.

Bersagli dei beceri insulti è stato il portiere della formazione valdostana Lys Gomis, nato a Cuneo e cittadino italiano da più di dieci anni, che ha poi rilasciato una dichiarazione su Facebook.

"Io - scrive - padre di una bimba che è frutto di una unione di due culture, lotterò con tutte le mie forze perché siamo tutti uguali...chi è del sud chi è del nord chi è nero chi è bianco chi è giallo... chi è disabile... il razzismo è una vergogna e non deve passare per una cosa da stadio... oggi a fine partita è stato tutto assurdo... ma io sono fiero di esser nero italiano e di Cuneo... non giudico Voghera perché gli imbecilli sono ovunque". "Ringrazio i miei compagni che si sono stretti a me", aggiunge il giocatore classe '89 che in passato ha avuto esperienze nel Torino e nel Frosinone nonché alcune presenze con la nazionale del Senegal.

Il comunicato della Vogherese

La società calcistica di Voghera ha diffuso un comunicato sull'accaduto.

AVC Vogherese 1919 "desidera esprimere la sua solidarietà e vicinanza al giocatore Lys Gomis per gli inqualificabili insulti ricevuti. AVC Vogherese 1919 è totalmente estranea e contraria ad ogni forma di razzismo e condanna fortemente le espressioni utilizzate ieri da uno spettatore nei confronti del portiere del Pont Donnaz. Allo stesso modo, ci sentiamo di condannare ogni forma di violenza, in particolare quella avvenuta ieri al termine della partita: gli sputi indirizzati da Gomis ai nostri giocatori, comportamento antisportivo che ha portato il portiere a ricevere il cartellino rosso e che hanno rappresentato la miccia di quanto accaduto in seguito; la corsa di Gomis e alcuni compagni di squadra in tribuna, scavalcando la recinzione degli spogliatoi, per farsi giustizia da soli, costringendo le forze dell’ordine a intervenire per evitare ulteriori escalation. Tutti episodi (le frasi razziste, gli sputi e la violenza in tribuna) che non dovrebbero mai accadere su un campo da calcio".

Il comunicato prosegue: "Al fine di tutelare l'immagine della società, dei propri tesserati e dei propri tifosi da alcune ricostruzioni emerse sugli organi d'informazione non sempre corrispondenti alla realtà, AVC Vogherese 1919 precisa che: la persona che ha indirizzato espressioni razziste dalla tribuna nei confronti di Gomis non è un tesserato AVC Vogherese 1919 né in alcun modo collegato alla società; non è stato effettuato nessun coro razzista da parte dei sostenitori della Vogherese, si è trattato di espressioni rivolte da una singola persona. AVC Vogherese 1919 e la città di Voghera sono quanto di più lontano ci sia dal pensiero razzista, come dimostra l’affetto che quotidianamente ricevono i nostri giocatori Eyram Leveh e Chiemerie Micheal, entrambi di origine africana".

 

redazione

 

 

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