Il progetto annunciato dal presidente della Regione per la Giornata della memoria
AOSTA. Le spoglie di ventisette valdostani deportati dal nazifascismo e deceduti nei campi di concentramento tedeschi potrebbero essere in futuro riportate in Valle d'Aosta. L'annuncio è stato dato dal presidente della Regione, Laurent Viérin, in occasione della cerimonia che ieri a Palazzo regionale, ad Aosta, ha visto la consegna delle medaglie d'onore ai famigliari degli insigniti deceduti Carlo Bianchi e Domenico Blua.
Se l'iniziativa andrà a buon fine, torneranno in Valle le spoglie di Emerico Navillod (Antey-Saint-André), Edoardo Baruffaldi e Giuliano Cheney (Aosta), Casimiro Chadel (Ayas), Valentino Bataillon (Aymavilles), Pietro Battista Chentre (Bionaz), Giuseppe Natale Pollet (Brusson), Attilio Ceamese (Challand-Saint-Victor), Gerolamo Dugli e Arturo Cesare Vuillermoz (Châtillon), Pietro Truc (Cogne), Celestino Pramotton e Vittorio Giovanni Pramotton (Donnas), Corrado Rollin (Doues), Giuseppe Trèves (Emarèse), Giacomo Emilio Chamonal (Issime), Ettore Maulini (Morgex), Severino Chabloz (Nus), Paolo Fey (Perloz), Casimiro Prola (Pont-Saint-Martin), Mario Lorenzo Chanoux e Umberto Pietro Buvet (Quart), Marcello Dinan e Sinforiano Elia Hugonin (Verrayes), Aldo Larevoire, Attilio Pagani e Prospero Pesse (Villeneuve).
Intanto oggi, Giorno della memoria, le bandiere sono esposte a mezz'asta come disposto dal consiglio dei ministri.
Elena Giovinazzo