Sottoscrive obbligazione del Pci nel 1946: nipote la ritrova dopo 70 anni


Il nonno, centenario ex partigiano, aveva investito 100 lire per sostenere il Partito comunista italiano. Oggi vale circa 4.500 Euro

Obbligazione Pci

AOSTA. Un'obbligazione risalente ai tempi della Seconda Guerra Mondiale: questo il tesoretto ritrovato da un Valdostano nipote del Sig. Giovanni Bionaz, classe 1918 ed ex militante di sinistra di servizio a Savona.

Il documento, che reca la data del 1° Marzo 1946, ammonta alla somma di 100 lire: una cifra considerevole se si pensa a quei tempi a dir poco difficili. L'obbligazione non è mai stata riscossa ed era stata data per smarrita almeno fin quando il nipote di Giovanni, rovistando tra gli effetti del nonno, non si è ritrovato il titolo di credito tra le mani datato di 70 anni. Una vera e propria pagina di storia d'Italia.

Nel 1946 il Partito Comunista Italiano indisse la sottoscrizione di obbligazioni per finanziare il partito di Palmiro Togliatti. Alla campagna partecipò gente pronta a sacrificare una grossa cifra per ciò in cui credeva, con la promessa di veder presto restituito tale sacrificio. Molti di quei documenti che comprovano il credito sono andati perduti, ma altri cominciano a riemergere nelle mani di una generazione che chiede al Partito Democratico ("erede" in termini giuridici del Pci) il conto di quei finanziamenti avvenuti a pochi mesi dalle prime elezioni politiche. Perché se questa è la prima volta in Valle d’Aosta, da un anno e mezzo circa molti sono i casi emersi in tutta Italia che tracciano prestiti per somme dalle 100 lire alle 1000 lire.

«Noi come Associazione ne stiamo trattando circa 20 al momento sparse in Italia e, aldilà della politica, il PD ha già ricevuto diversi decreti ingiuntivi volti a recuperare le somme creditorie, perché a noi interessa la responsabilità a livello giuridico», specifica l’Avvocato Stefano Rossi, portavoce dell’Associazione Italiana Risparmiatori, incaricata dall’interessato del recupero del denaro.

Ad oggi, secondo le stime effettuate dall'Associazione stessa, l'obbligazione vale approssimativamente 4.500 euro (tra interessi maturati e ricapitalizzazioni). Cifra che verrà in parte devoluta in beneficienza dal nipote quarantenne che porta con sé un ricordo affettuoso del nonno centenario, fervente comunista ed ex partigiano, pur senza condividere le sue idee politiche.

 

Adriana Guzzi

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