Risolto dopo 64 il giallo dello sconosciuto riaffiorato dai ghiacci del Cervino


Era un addetto del ministero delle Finanze francese e morì in una tempesta

AOSTA. Benestante e probabilmente francese, morto negli anni Cinquanta: poche informazioni da cui partire per risalire all'identità dell'uomo riemerso dai ghiacci nel 2005 a Cime Bianche, a Valtournenche. Ora, dopo 64 anni, il mistero è stato risolto e il nome dello sconosciuto è statto rivelato.

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La questura di Aosta e la polizia scientifica di Torino hanno collaborato per alcuni anni per dare un nome allo sconosciuto. Gli indizi fondamentali su cui lavorare erano gli oggetti rinvenuti accanto ai resti: l'attrezzatura per lo sci, indumenti con la iniziale "M", un orologio, occhiali, una borsa, un portafogli senza documenti.

Gli effetti personali hanno consentito agli agenti di farsi un'idea generale di chi fosse lo sconosciuto riaffiorato dal ghiaccio. Per scoprire il suo nome, però, serviva altro. Così gli agenti hanno pensato di sfruttare i media e social network sperando che qualche parente ancora in vita dello sconosciuto si mettesse in contatto. E, tempo un mese, così è stato. Alla polizia ha infatti risposto la nipote dello sconosciuto.

Lei è Emma Nassem. Grazie alle informazioni fornite dalla polizia ha riconosciuto suo nonno, Henri Joseph Leonce La Masne, nato ad Alençon nel 1919 e scomparso nel 1954 in una grossa tempesta mentre sciava sul Cervino. Viveva a Parigi e lavorava come addetto del Ministero delle Finanze. Ora che anche la prova del Dna ha confermato l'identità dell'uomo, i resti potrebbero essere trasportati nella capitale francese e lì sepolti.

 

Marco Camilli

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