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Buone notizie dal mondo del tennis. Il movimento tennistico aostano cresce rapidamente e i tennisti in erba stanno raccogliendo i primi, importanti frutti di un lavoro costante e di qualità.
Le nuove generazioni hanno raggiunto risultati di tutto rispetto, traguardi solitamente appannaggio di regioni più ricche e con una tradizione tennistica ben più radicata rispetto alla "piccola" Valle d'Aosta. Ciò nonostante, anche grazie al lavoro assiduo e professionale di maestri, istruttori e tennis club, piano piano i talenti locali stanno facendo parlare di sé.
Insomma, il tennis nella Valle d’Aosta è in decisa crescita, così come nel resto d’Italia; questo bellissimo sport sta tornando in auge anche grazie ai successi dei tennisti locali, complice il successo del tennis in tv, sempre più seguito.
A tal proposito, sono terminati da poco gli Atp Finals, per i quali già secondo le quote tennis Alexander Zverev rappresentava un'insidia per un gigante di questo sport come Djokovic. E infatti così è stato, visto che il tennista tedesco - da tempo in rampa di lancio - si è aggiudicato la competizione.
La crescita del tennis aostano vista da dentro
In una recente intervista per Ubitennis.com Vincenzo Gerbino, direttore dell’area agonistica del TC Aosta, ha raccontato come funziona il club e cosa c’è dietro le ottime prestazioni dei tennisti locali.
Il club, nato del 2010, può vantare ben 5 campi da tennis in green set, di cui 2 coperti, e un centro tennis con servizi fitness di alto livello.
C’è poi il servizio “Special Team”, riservato agli agonisti, un team che segue i tennisti sotto ogni punto di vista, tecnico, fisico, mentale e nutrizionale. I ragazzi più capaci hanno dunque la possibilità di essere seguito in un processo di crescita continuo.
Certo non mancano le difficoltà: i costi elevati dei campi e l’isolamento geografico, tra le altre cose. Ciò nonostante i risultati sono arrivati: ne è un esempio la squadra femminile di D2, che nel settembre 2017 è riuscita a fare il salto di categoria in D1.
Ad aiutare il movimento tennistico della Valle d’Aosta c’è anche l’attività turistica: sempre più spesso resort e hotel, oltre a offrire servizi di spa, mettono a disposizione campi da tennis in cui poter emulare le gesta dei campioni del tennis. Per esempio, il Grand Hotel Billia ha due campi in terra rossa e uno in sintetico, a cui si aggiunge un area verde, così come l’Hotel Mont Blanc e l’Hotel Edelweiss, che offrono entrambi la possibilità di dilettarsi con il tennis.
Il movimento tennistico aostano, dunque, è vivo e punta a risultati sempre migliori.
Il tennis italiano: che boom!
La crescita del tennis aostano riflette quella del tennis italiano: nel 2018 i tennisti dello Stivale hanno portato a casa ben 6 successi Atp, un risultato che non si vedeva da oltre 40 anni, cioè dai tempi di Panatta e Bertolucci, forse tra i pochi campionissimi italiani nella storia di questo sport. Fognini, forse il tennista italiano con più talento attualmente, si è preso il lusso di sconfiggere un certo Del Potro nel torneo di Los Cabos, mentre si parla molto bene di Mauro Berrettini, 22 anni, 196 cm per 90 chili, dotato di colpi solidi e di un servizio al fulmicotone, elementi indispensabili per un tennista del XXI secolo.
Non è un caso dunque se il movimento tennistico italiano è in espansione: la FIT ha aumentato di parecchio il suo fatturato e i tesserati ai tennis club sono aumentati di oltre il 150% dal 2001 al 2016: numeri eccezionali che dimostrano quanto lo sport con le racchette sia amato.
Dunque, la già citata vittoria di Fognini contro il numero 4 del mondo e la semifinale di Cecchinato ai Roland Garros è sintomo di una crescita, sebbene alcuni nutrano dei dubbi, mancando ancora il grande campione capace di portare a casa uno slam, come ai tempi del grande Panatta; è palese però che le cose stiano evolvendo, e chissà che il futuro campione italiano di tennis non arrivi proprio dalla piccola Valle D’Aosta.