AOSTA. Rendere maggiormente efficiente e virtuosi gli Enti locali attivando una collaborazione a 360 gradi con la Corte dei Conti: questo l'auspicio espresso da Gabriele Fava (foto in basso), membro laico del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, che oggi ha inaugurato l'anno giudiziario 2019 della Sezione regionale per la Valle d'Aosta.
«E' sempre più sentita l'esigenza di una Corte al fianco delle autonomie locali, con l'obiettivo di rafforzare il coordinamento della finanza pubblica tra i diversi livelli della macchina statale per rendere più tempestiva, immediata e diretta l'azione amministrativa», ha dichiarato Fava.
Accanto al membro del Consiglio di presidenza, per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2019 ad Aosta c'erano anche il presidente della sezione giurisdizionale Pio Silvestri ed il procuratore regionale Massimiliano Atelli che hanno parlato dell'attività svolta dalla Corte dei Conti della Valle d'Aosta.
Il procuratore Atelli ha bacchettato la pubblica amministrazione valdostana "colpevole" in passato di aver speso tanto e male. «Spendere bene per rispondere in modo adeguato ad esigenze reali, piuttosto che spendere male o non spendere: questo è ciò di cui paese e territori hanno, oggi, bisogno - ha detto -. Aree regionali con caratteristiche peculiari come la Valle d'Aosta rendono in astratto ragionevole definire e applicare, con buon senso, prudenza e misura, politiche di sviluppo territoriale finanziate con risorse pubbliche. In concreto, tuttavia, misure e strumenti funzionali alla crescita economica, come i fondi di rotazione, mostrano in questo territorio riconosciuti segni di forte sofferenza, per il ricorso troppo ampio fattovi in passato, non sempre con effettiva e proporzionata utilità finale di impiego».
Il presidente Silvestri si è concentrato sul lavoro della Corte dei Conti che è «stato svolto, in un passaggio molto significativo per l'economia della regione nel pieno rispetto del ruolo che la costituzione ci assegna e nella scrupolosa osservanza delle garanzie che l'ordinamento prevede per i destinatari dell'attività giudiziaria». Analogo impegno e rigore verrà assicurato nel corso dell'anno giudiziario che si apre per garantire la tutela delle risorse pubbliche destinate alla comunità e valorizzare il lavoro onesto svolto dalla stragrande maggioranza degli amministratori e dipendenti pubblici».
Infine qualche dato sull'attività 2018: la procura contabile ha aperto 116 fascicoli istruttori e 538 sono le vertenze pendenti (erano 494 all'inizio dell'anno). Le somme riscosse in esecuzioni di sentenze di condanna di primo e secondo grado ammontano a 65.470 euro.