"Psichiatria, è necessario un servizio di rieducazione alla vita"

Con riferimento all'intervista alla consigliera regionale Maria Luisa Russo sulla Psichiatria, vorrei esprimere il mio pensiero.

Prima di tutto bisognerebbe formare gli infermieri ed il personale in modo che possano muoversi all'esterno del reparto di Psichiatria e che, una volta passata la fase acuta, possano aiutare i pazienti e anche le loro famiglie e spiegare come affrontare le situazioni che si vengono a creare in questo contesto delicato. Assistere un famigliare con disturbi psichiatrici è difficile e senza il sostegno di una rete di affetti i pazienti, da soli, non ce la fanno.

Bisognerebbe poi spostare il reparto di Psichiatria in una struttura migliore e in cui inserire un servizio di rieducazione alla vita. Con un utilizzo più oculato delle risorse pubbliche ci sarebbero tanti soldi in più per attivare forme di sostegno, nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti.

L'uso eccessivo di farmaci non è la soluzione: senza un supporto, le persone continuano a soffrire.

In altre regioni come Piemonte e Veneto esistono cliniche convenzionate che i nostri amministratori potrebbero prendere come esempio.

 

 

 

 

lettera firmata

 

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