Monte Bianco patrimonio Unesco, Chatrian illustra il dossier a Roma

Chatrian

AOSTA. «Continueremo a lavorare con la massima attenzione mettendo ulteriore impulso al progetto»: così l'assessore regionale all'ambiente, Albert Chatrian, sulla candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'Unesco.

Ieri a Roma, insieme ai dirigenti e funzionari del ministero dell'ambiente ed ai rappresentanti di Fondazione Montagna Sicura, l'assessore ha illustrato la proposta di candidatura a Pia Petrangeli e Adele Cesi del coordinamento del Focal Point nazionale per l'attuazione della Convezione sul patrimonio mondiale Unesco. All'incontro, a sostenere il progetto, vi era anche il capo della delegazione italiana per la Convenzione delle Alpi, Paolo Angelini.

«La candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'Unesco - dichiara l'Assessore Albert Chatrian - è stato il primo dossier su cui ho lavorato appena insediato nel dicembre 2018. Durante la Conferenza Transfrontaliera del Monte Bianco riunitasi l'11 dicembre, abbiamo deciso di proporre la classificazione del Monte Bianco a "Paesaggio culturale" per il legame che il massiccio più alto d'Europa ha verso l'alpinismo e nei confronti dei rifugi di montagna oltre a rappresentare luogo unico per la sua bellezza naturalistica e sito privilegiato per la ricerca scientifica».

L'incontro a Roma è stato «molto proficuo - conclude l'assessore Chatrian - Siamo consapevoli che solo in sinergia con il Ministero dei Beni culturali e con i nostri partner francesi e svizzeri, riusciremo a proseguire positivamente il nostro percorso. Sappiamo bene il valore e i benefici che questo riconoscimento porterà alla Valle d'Aosta, a tutti i nostri territori di montagna e, in particolare, alla Valdigne».

 

 

 

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

 

 

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