Disdetta integrativo coop, ADU: non si risanano i conti sulla pelle dei lavoratori

AOSTA. Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta commenta con preoccupazione la disdetta dell'accordo integrativo da parte delle cooperative sociali.

"La soluzione prevista dalle cooperative sociali di dividere l'integrativo in tre terzi, secondo varie tipologie, non convince e preoccupa moltissimo, perché inizia a ledere i diritti pensionistici delle lavoratrici e dei lavoratori, questione che già in Italia è drammatica e che lo diventerebbe ancora di più, incidendo sul loro futuro lavorativo", afferma il movimento. 

"La decisione della Centrale Unica delle cooperative valdostane (alcune, non tutte) è stata quella di far saltare il tavolo sindacale della trattativa, proponendo un accordo come unica soluzione possibile per far fronte alla crisi in cui molte di loro si trovano: ovviamente, l'unica soluzione proposta - evidenzia ADU - è stata quella di risolvere i problemi sulla pelle di lavoratrici e lavoratori, facendo pagare a loro i debiti delle “aziende” sociali".

In ballo ci sono circa 200 euro medi in busta paga e secondo ADU la disdetta unilaterale introduce "un pericolosissimo criterio di produttività che difficilmente si applica a cooperative che, per il 70% della loro attività, sono tenute a rispettare gli accordi di un contratto di appalto (pubblico, per lo più). Premiare discrezionalmente (e non obbligatoriamente) chi “produce” in una cooperativa sociale significa premiare chi, in un anno, riesce a fare meno giorni di malattia, di permesso e di ferie: in questo modo, dunque, si fan scontare ai lavoratori e alle lavoratrici il godimento dei loro stessi diritti".

 

 

 

E.G.

 

 

 

 

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