Coronavirus, già 1000 domande per la cassa integrazione in deroga in Valle d'Aosta

I sindacati accusano: dietrofront di aziende e Confindustria sull'anticipazione delle somme

 

cantiere stradaleAOSTA. Sono già oltre 1.100 le richieste di accesso alla cassa integrazione in deroga da parte delle aziende della Valle d'Aosta presentate al Dipartimento regionale Politiche del lavoro e della formazione. Molte di esse hanno meno di cinque dipendenti.

La misura, frutto dell'accordo quadro raggiunto a fine marzo, è rivolta alle imprese escluse dall'accesso alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria e che hanno sospeso o ridotto l'attività a causa dell'emergenza Coronavirus. 

Intanto, sempre sul fronte della cassa integrazione, i sindacati accusano: "le aziende che inizialmente avevano dato il benestare ad anticipare la cassa integrazione per i lavoratori, ora fanno dietrofront". I sindacati accusano anche Confindustria, considerata complice: "come fa a prestarsi a un'azione di questo tipo?", chiedono.

"Forse questo ulteriore campanello d'allarme dovrebbe risvegliare la politica dal torpore in cui sembra essere sprofondata - aggiungono -. La colpa della politica regionale è proprio quella di non aver fatto da “cassa di compensazione” tra il mondo industriale e quello operaio e con questo modo di fare si allontana ancora di più dai lavoratori.Saranno oltre mille le famiglie che si troveranno ad affrontare questa situazione sanitaria senza nessuna copertura economica".

 

C.R.

 

 

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