L'appello al governo dell'associazione per decidere una data di ripartenza in vista della stagione estiva
AOSTA. L'Associazione nazionale degli esercenti funiviari, l'Anef, lancia un appello al governo italiano per poter far ripartire gli impianti. "Abbiamo la necessità di definire al più presto la data della ripartenza, che ci auguriamo possa essere in prossimità della data di riapertura di bar e ristoranti - spiega -. Gli impianti a fune sono il volano di un’importante filiera, che a valle trova albergatori, commercianti, maestri di sci e guide alpine, ristorazione; e a monte, grazie a costanti e ingenti investimenti diretti, genera lavoro per imprese locali e non, innescando un processo virtuoso con benefici in termini di benessere sociale e introiti per le casse dello Stato".
"La montagna, nei prossimi mesi, sarà certamente la meta prediletta di moltissimi italiani" e gli impianti a fune "sono un mezzo che garantisce un trasporto sicuro, di breve durata e molto ben areato", sottolinea l'associazione.
"Rappresentando la struttura portante delle stazioni turistiche di montagna, ed un valore per la tenuta degli equilibri socio-economici dei territori e dei sistemi turistici montani, si evince facilmente come gli impianti a fune necessitino di un ruolo attivo anche - e specialmente - in questo momento - aggiunge l'Anef -. Senza dimenticare che gli sport estivi in quota (escursioni, bike, arrampicata,…) ma anche quelli invernali (sui ghiacciai) rappresentano attività più che idonee in questo momento grazie alla morfologia stessa della montagna, che coi suoi spazi sconfinati consente di percorrere ampie distanze in solitaria senza per forza imbattersi in altre persone", nel pieno rispetto delle limitazioni contro la diffusione della pandemia di Covid-19.
Clara Rossi