Cognetta: Valle d'Aosta terra di investimenti per le 'ndrine. Con la crisi lo sarà ancora di più

Nel caos emergenza l'attenzione è monopolizzata dalle richieste di aiuto. E i clan possono agire più facilmente approfittando degli imprenditori in difficoltà

 

Roberto CognettaAOSTA. Nei momenti di crisi economica come quello in cui stiamo per ripiombare, coloro che hanno grandi disponibilità di denaro possono fare grandi affari. E tra i soggetti a cui la liquidità non manca mai ci sono anche personaggi legati alla criminalità organizzata. Aumenta il pericolo di usura tra i piccoli imprenditori che finiscono strozzati dai debiti e di pari passo cresce il rischio che la malavita metta le mani sulle attività imprenditoriali fino a quel momento sane, ma messe in ginocchio dalle difficoltà economiche.

"La Valle d'Aosta è sempre stata una terra di investimenti per la criminalità organizzata, lo ha detto anche il generale della Guardia di finanza che abbiamo audito in Commissione", afferma a tal proposito il consigliere regionale di Vdalibra Roberto Cognetta, membro della II Commissione consiliare. "L'alta Valle per esempio è il classico posto dove le 'ndrine investono perché il mattone ha un grande ritorno e le attività hanno un grosso giro d'affari. Il meccanismo esisteva già e adesso che le persone sono in difficoltà queste possibilità aumenteranno".

Oltretutto, evidenzia Cognetta, "queste organizzazioni criminali hanno un gran fiuto imprenditoriale e non acquisiscono cose a caso. Acquistano le attività migliori, quelle d'eccellenza, il che è ancora peggio".

È di qualche giorno fa un servizio del Tg1 che spiega come molti albergatori di Rimini siano stati contattati negli ultimi giorni da soggetti che si dichiarano interessati ad acquistare le loro strutture, meglio se subito, lasciando offerte invitanti. Situazioni del genere su così ampia scala nella nostra regione per ora non sono state segnalate, anche perché l'attenzione al momento è rivolta altrove.

In 2a Commissione "il presidente ad interim (e prefetto, ndr) attualmente non fa questi discorsi - dice il consigliere regionale di Vdalibra -. Nessuno li fa. Credo che, mia opinione personale, tutti noi in questo momento siano travolti da continue segnalazioni e richieste. In questo modo è difficile fare ragionamenti di più ampio respiro".



Marco Camilli

 

 

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