Coronavirus, la Valle d'Aosta guarda alla fase 3. Testolin: da lunedì riapertura importante

In Valle indici di contagi bassi e nessun focolaio

 

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AOSTA. La Valle d'Aosta vuole accelerare il passo verso la fase 3 dell'emergenza Coronavirus, quella della ripartenza su ampia scala. Il governo regionale punta ad una "riapertura importante" dalla prossima settimana approfittando dell'intesa raggiunta dopo una lunga trattativa tra le Regioni e Roma per una maggiore autonomia decisionale.

Da lunedì 18 come noto bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri potranno accogliere nuovamente i clienti. Anche le guide alpine potranno tornare in attività. Inoltre secondo quanto annunciato oggi dal presidente della Regione, Renzo Testolin, se non da lunedì probabilmente nei giorni immediatamente successivi arriverà il via libera per altre situazioni in deroga alle disposizioni nazionali, come portare al 50% la soglia dell'occupabilità dei mezzi di trasporto pubblico e mantenere la gratuita di bus e treni per evitare il ricorso massiccio ai mezzi di trasporto privato. Servirà una ordinanza regionale che potrebbe arrivare domani, ma tutto dipende dalle decisioni di Roma. Per stabilire le deroghe, infatti, è prima necessario che il governo centrale definisca cosa si può fare e cosa ancora non si può fare. 

Rischio basso di ripresa dell'epidemia
L'accelerazione per la nuova fase è legata al "rischio basso" di ripresa della pandemia certificato dal ministero della sanità per la nostra regione. Come spiegato dal coordinatore sanitario dell'emergenza Luca Montagnani, nell'ultima valutazione effettuata dal ministero della sanità l'indice R0, che fotografa la velocità di contagio nella popolazione, è sceso da 0,52 a 0,38. Sul territorio regionale inoltre non emergono focolai di trasmissione, un altro aspetto che indica come in Valle la pandemia per ora sia sotto controllo, anche dopo la riapertura del 4 maggio. Chiaramente però la situazione è costantemente tenuta sotto controllo: se i contagi aumenteranno nei prossimi giorni, la Regione è pronta al passo indietro.

Protocolli di sicurezza
La fase 3 per la riapertura delle attività e del piccolo commercio al dettaglio come noto sarà regolamentata da protocolli che "garantiranno la possibilità di mantenere sotto controllo la situazione epidemiogolica". I documenti con le regole da rispettare dovrebbero essere già stati trasmessi alle associazioni di categoria. L'assessore alle politiche del lavoro Luigi Bertschy ha spiegato che le disposizioni, a partire dal distanziamento minimo di 1 metro tra le persone, sono più blande rispetto ai protocolli Inail ritenuti infatti "esageratamente ristrettivi. La volontà politica è di investire su noi cittadini. La ripartenza - ha spiegato oggi - non può che partire dalla responsabilità personale dei cittadini utenti di servizi e dei cittadini che gestiscono imprese". La comunità dovrà quindi "dimostrare di saper vivere e convivere con il coronavirus mantenendo questi livelli di contagio".

Vista l'estrema difficoltà di reperire le mascherine, indispensabili per riaprire alla clientela, la protezione civile regionale ha annunciato l'arrivo di 50.000 dispositivi da distribuire alle attività commerciali tramite Confcommercio. 

Riaperture internazionale
L'attenzione del governo regionale è rivolta anche alle riaperture dei confini nazionali che dovrebbe avvenire il 3 giugno, una data che il presidente della Regione Testolin considera "congrua rispetto alle nostre aspettative". La riattivazione dei collegamenti con Francia e Svizzeera "ci permetterà di assumere decisioni importanti sulla riapertura di attività strategiche come gli impianti di risalita" strettamente legati a comparto turistico. 

 

 

Marco Camilli

 

 

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